ESCLUSIVA TJ - Iachini difende Vlahovic: "Non si discute, chi lo critica è perché sente la sua mancanza. Rinnoverà con la Juve. Infortunio? Milik lo avrebbe evitato..."
La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex tecnico di Dušan Vlahović ai tempi della Fiorentina, Beppe Iachini, per parlare approfonditamente dell'attaccante serbo - attualmente fermo ai box per infortunio - e non solo:
Tralasciando l'ultimo periodo passato in infermeria, quale è il tuo commento sulla prima parte di stagione disputata da Vlahovic?
"E' in media con i grandi attaccanti della Serie A, a parte Retegui e Kean che stanno vivendo un'annata magica. E' un attaccante con caratteristiche di un certo tipo, fa gioco per la squadra e crea molte occasioni da gol. Si avverte tantissimo la sua mancanza, e la Juve sta pagando dazio".
Dunque non sei tra quelli che lo criticano per le difficoltà che sta trovando nel gioco del nuovo allenatore.
"No, nella maniera più assoluta. Dušan è forte, bravo, è giovane e sta facendo il suo percorso. E' ancora alla ricerca della maturità, ci arriverà con il tempo. E poi il gol che ha segnato parlano per lui, con la Juve più volte è stato decisivo per portare a casa punti importanti. Purtroppo l'infortunio è arrivato perché stava giocando tantissimo e da inizio stagione, specialmente coi bianconeri, non si era mai fermato anche per mancanza di alternative".
Quindi a cosa dobbiamo tutti quei gol sbagliati in maniera grossolana?
"Ad una mancanza di lucidità derivante dal troppo impiego e dalla stanchezza in eccesso accumulata, è normale a mio avviso che possa succedere a chi gioca di continuo e non si ferma mai come lui. Sicuramente con Milik avrebbe avuto più possibilità di rifiatare, questo probabilmente gli avrebbe permesso di evitare quell'infortunio. E' una situazione che la Juventus non ha potuto impedire e oggi si ritrova ad esser senza attaccanti".
Molti tifosi, però, sui gol sbagliati non la pensano esattamente come te.
"Chi lo sta criticando adesso è colui che ne sta sentendo più la mancanza. Non mettiamo Dušan in discussione, ora è infortunato e deve cercare di recuperare al meglio per le prossime partite".
Da allenatore, in genere, come ci si comporta in questi casi?
"Rincuoravo il mio calciatore, che poi è la stessa cosa che avrà fatto Thiago con lui. Se un attaccante segna 2 o 3 gol a partita e ne fa 80 all'anno, beh direi che è proprio impossibile (sorride ndr). Ci sono periodi in cui le cose non vanno bene, ma qui non possiamo parlare di questo: come fa a segnare se è infortunato? Stava facendo il suo dovere con una media gol pari a quella degli altri attaccanti, poi c'è da aggiungere un logorio fisico derivante da un eccessivo utilizzo e così, come dicevo, ci si può infortunare prima. Non è successo solo a lui, ma anche ad altri giocatori in Europa".
La Juve, in effetti, sta facendo fatica a segnare. E Motta conta di ritrovarlo per sorridere un po' in attacco.
"Ma non solo lui, la Juventus ha fuori tutto il reparto offensivo e questo va detto. Un allenatore può far fronte all'emergenza per una o due partite, ma con otto o nove calciatori fuori diventa difficilissimo trovare sempre una soluzione. Poi la squadra, inevitabilmente, perde punti. Se li chiamiamo attaccanti, un motivo ci sarà: fanno gol e portano punti a casa per la squadra. E' questa la verità, oggi l'assenza di Dušan in aggiunta a quelle reiterate di Milik e Nico Gonzalez. Tutto questo sta pesando tantissimo sulle spalle di Thiago Motta".
Dicembre sarà non soltanto il mese in cui rientrerà in campo, ma anche quello in cui ci saranno i primi contatti per il rinnovo. Tu che idea ti sei fatto?
"Sì, per me rinnoverà con la Juventus. Ci sono tutti i presupposti, non penso che la società possa accettare di liberarsene così facilmente. E poi se vuoi ottenere dei risultati, gli attaccanti forti li devi comprare e non vendere".
Cosa sta succedendo, invece, a Federico Chiesa? A Liverpool ha collezionato più tribune che presenze in campo.
"Non vivendo dall'interno la problematica, è difficile poterne parlare. Anche perché non sappiamo se è legato alle sue condizioni fisiche, oppure ad altre cose. La verità è che Chiesa può giocare in ogni campionato e tutti gli allenatori lo vorrebbero, non dobbiamo dimenticarci che è uno dei migliori talenti italiani. La speranza è di rivederlo protagonista al più presto con la maglia del suo club".
Un parere sulla Juve, che aspettative hai sul prosieguo di stagione?
"E' una stagione un po' così, è già tanto avere continuità di risultati e portare a casa i punti. Alla Juve stanno mancando giocatori importanti e un reparto è completamente assente, quindi senza quei gol è difficile poter pretendere di più ad oggi. Anche Koopmeiners non è stato bene e non è nella miglior condizione, c'è Bremer che sarà assente fino a fine stagione e quindi mi sento di capire le problematiche attuali. Poi c'è da valutare come torna in campo, perché non è che schiocchi le dita e ritorna subito sui livelli pre-infortunio. Insomma, non sono situazioni facili ma sono sicuro che la Juventus saprà tornare sui livelli che le competono".
Si ringrazia Beppe Iachini per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.