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ESCLUSIVA TJ - Feliz Aniversário CR7, il suo primo allenatore: "Si diverte ancora come un bambino, vi spiego perché è un modello di ispirazione"

di Mirko Di Natale

Si dice che i 35 anni siano lo spartiacque tra l’essere un “vecchio” giovane e un giovane “vecchio”, l'età in cui in ambito calcistico sei ormai prossimo ad appendere gli scarpini al chiodo. Non è una formula matematica, perché ci sono stati giocatori nella storia che si sono ritirati molto prima. Ce ne è uno in particolare, però, che gioca, segna e si diverte come un ragazzino. Il mondo intero lo sta celebrando, i messaggi arrivati testimoniano il grande affetto provato per lui. La nostra redazione ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il primo allenatore di Cristiano Ronaldo, Leonel Pontes, per parlare approfonditamente dell'asso portoghese e non solo:

Se le faccio il nome di Cristiano Ronaldo, che cosa le viene in mente?

"Mi vengono in mente una serie di aggettivi che lo descrivono perfettamente: rendimento, continuità, animale da competizione, carisma, leader, padre di famiglia, amico".

Si aspettava una carriera così gloriosa?

"Ho sempre pensato, fin da quando aveva 15 anni, che potesse avere una carriera di alto livello, anche perché ha sempre avuto tutte le qualità migliori per poterlo diventare. Per diventare così bravo, però, devi esser costante e lui lo è sempre stato. Tutto questo è stato fondamentale per vincere cinque volte il premio di miglior giocatore del mondo, altrimenti era impensabile".

A suo parere, Cristiano oggi si diverte ancora come quando era ragazzino?

"Sì diverte ancora come un bambino e possiede una grande motivazione personale. Si diverte a stare in campo, ama la competizione e ormai ha acquisito le nozioni di cosa deve e non deve fare oppure quando deve riposare o allenarsi in modo da esser pronto per giocare".

Perché è un modello di ispirazione per i bambini di tutto il mondo?

"Perché proveniva da una famiglia molto umile, senza risorse, è stato in grado di superare ogni tipo di barriera. La sua vita attuale è il risultato del suo duro lavoro e della sua mentalità, è così che ha avuto tanto successo. È anche un esempio per amici e familiari, li protegge e crea le migliori condizioni in modo da poter continuare a vincere. È interessante notare che, quando è maturato definitivamente, ha migliorato il suo gioco e si è ancor più adattato alle circostanze. Grande mentalità e grande flessibilità".

Il suo regalo di compleanno sarà la conquista della sesta Champions di fila?

"Lo spero, non è una utopia. Anche se questa competizione è sempre molto difficile da portare a casa".

Si ringrazia Leonel Pontes per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.