.

ESCLUSIVA TJ - Di Perri (Dir. malattie infettive Amedeo di Savoia) su CR7: "Ci sono le premesse per un decorso rapido e senza problemi, ma non doveva andare in nazionale. Deve dare l'esempio"

di Mirko Di Natale

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il direttore del reparto malattie infettive dell’Amedeo Savoia di Torino, il professor Giovanni Di Perri, per avere la sua opinione sulle condizioni di Cristiano Ronaldo e non solo:

Che idea si è fatto su Cristiano Ronaldo e tutti gli sportivi che contraggono il "Covid-19"?

"Sono molto dispiaciuto, per Ronaldo l'impressione da lettore di giornali è che non si sarebbe infettato se non fosse andato in nazionale visto anche il rigore della Juventus in queste situazioni. Purtroppo sta circolando molto virus, dobbiamo proteggerci il più possibile. Lui che è uomo di sport e molto popolare deve dare un forte esempio, colpiscono più due sue parole sulla vicenda che le mie cento".

Si parla di virus con bassa carica virale, che cosa significa? Il virus è più debole ad oggi di quello di marzo?

"Il virus è assolutamente identico a quello di alcuni mesi fa, a marzo nella fattispecie veniva fatto il tampone solo a quelli sintomatici e purtroppo non c'era una copertura totale . I calciatori erano per lo più quasi tutti asintomatici, o non vennero raggiunti dai controlli oppure gli passò tutto. Oggi, invece, anziché 20000 il numero di tamponi è aumentato fino a 130000, di conseguenza ci sono più positivi. L'età media dei nuovi infetti è sotto i 50 anni, quella dei miei ricoverati è di 77: in pratica si ammalano gli stessi di prima. Il nostro obiettivo è quello di non far arrivare il virus a quelli più vecchi, perché sono quelli più deboli. Così come chi ha già una malattia pregressa, mentre resta una rarità il soggetto sano - ma può succedere - che sviluppa una forma molto grave".

Per rassicurare anche i tifosi, Cristiano Ronaldo che è un'atleta super allenato e non presenta patologie pregresse può guarir prima?

"Sì, ci sono tutte le premesse affinché possa fare un decorso rapido e senza problemi. E chi lo ammazza a Ronaldo (sorride ndr), lui possiede qualità fisiche e di salute che in termini generici ci può far pensare che supererà il virus in maniera rapida e leggera".

Da tifoso della Fiorentina, invece, che cosa ne pensa dell'addio di Chiesa in favore dell'odiata, dal punto di vista sportivo, rivale?

"E' già il secondo prodotto del vivaio. così come Bernardeschi è andato via dopo tantissimi anni. Prima si costruiva la prima squadra sulla base del settore giovanile, ora la si fa pensando al patrimonio. D'altronde lui voleva andar via anche per guadagnare di più, lo capisco e avrei fatto così anche io. Spero solo che non farà la fine del già citato Bernardeschi, poteva esser protagonista in qualsiasi altra squadra e invece appena sbaglia mezza partita non vede più il campo. Capisco faccia parte della filosofia dell'eccellenza bianconera che mira sempre a grandissimi traguardi, ma pur prendendo meno di stipendio si sarebbe divertito e avrebbe fatto meglio altrove. Magari proprio nella stessa Fiorentina".

Si ringrazia il professor Giovanni Di Perri per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.


Altre notizie
PUBBLICITÀ