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ESCLUSIVA TJ - Chi è Silva? Lo racconta il suo ex all. Castro: "Combattente e personalità da top, può sostituire alla grande Bremer. Benfica? Per me lo può cedere a breve. Su Semedo..."

di Mirko Di Natale

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato, in esclusiva, l'ex allenatore di António Silva nel Benfica U20, Luis Castro, per parlare approfonditamente dell'obiettivo di mercato bianconero e non solo:

António Silva è uno dei difensori che la Juventus sta seguendo per il mese di gennaio. Puoi presentarci meglio, visto che lo conosci molto bene, chi è questo ragazzo?

"È un giocatore molto completo per la sua età, è un vero difensore perché gli piace difendere, sa attaccare, ha qualità nella costruzione e la giusta personalità per giocare sotto pressione. Ed è forte anche nel gioco aereo offensivo e difensivo. Secondo me, la sua più grande virtù è che gioca sempre per vincere e lavora duro in ogni allenamento. E' in un grande club come il Benfica ma in un Paese che ha bisogno di vendere, il che mi fa credere che possa partire a breve termine".

In effetti sta trovando poco spazio, quasi messo ai margini del progetto. Come mai a tuo avviso?

"Non si può dire che abbia giocato poco nel complesso, perché è reduce da due anni e mezzo in cui ha giocato più di 100 partite. In questa stagione non ha giocato tutte le partite da titolare, ma in rosa ci sono due bravissimi giovani più Otamendi e dunque c'è concorrenza. Credo che da un momento all'altro la situazione possa cambiare e lui potrà giocare di più, ma non si può dire che sia fuori dal progetto: è stato addirittura titolare con il Portogallo in questa settimane di Nations League".

Silva potrebbe essere il giusto sostituto per l'infortunato Bremer? 

 "Credo che possa essere titolare alla grande nella Juventus così come in altri top club europei, è senza dubbio uno dei migliori difensori usciti dal settore giovanile del Benfica negli ultimi anni. Penso che dopo la partenza di Ruben Dias, lui e Tomás Araújo sono i più pronti ai massimi livelli".

In molti non si ricorderanno che Silva è stato tra i protagonisti, oltre che del doppio confronto in Champions del 2022, anche del match in Youth League contro la Juventus. L'avevi vissuta da allenatore della compagine lusitana, quali sono i tuoi ricordi in merito? 

"E' stato un match in cui abbiamo fatto bene, compreso lo stesso Antonio. Ricordo che vincevamo 2-0 e potevamo segnare anche il terzo, ma dopo l'espulsione del portiere abbiamo dovuto difendere il risultato e la Juventus è riuscita a far gol con due tiri dalla distanza pur non costruendo grosse occasioni. In Champions League ha giocato anche due belle partite, ricordo una situazione con Bonucci (penso con João Mário) in cui António è stato uno dei primi ad arrivare a difendere il compagno. Nonostante la giovane età, questo dimostra anche la sua buona personalità".

C'è un difensore a cui Antonio Silva assomiglia di più nel modo in cui marca l'avversario o nelle sue qualità di leadership?

"Non vedo nessuna somiglianza, penso sia in possesso del proprio stile. E' forte mentalmente e in futuro sarà un riferimento per le sue grandi doti".

È molto giovane, ma lo conosci da molti anni. Puoi descrivere il carattere di Antonio e cosa ti ha colpito quando lo hai allenato?

"Come ho detto prima, è un combattente e molto forte dal punto di vista mentale. E' sempre al limite nel suo lavoro quotidiano. Ciò che mi ha colpito di più e che mi ha fatto credere che sarebbe arrivato in prima squadra e avrebbe avuto un impatto, è il fatto che nelle partite importanti giocava ancora meglio: più il suo livello cresceva, più prendeva il comando e più il suo livello aumentava. Pazzesco".

Una curiosità su Semedo, come pensi riuscirà ad affermarsi in Italia con la Juventus? 

"Semedo e António appartengono alla stessa generazione, sono due ottimi giovani calciatori. Semedo ha molta qualità, molto potenziale ma deve esser più esigente con se stesso. Penso che maturerà un po' più tardi. Ha tutto quello che serve ad un attaccante, dalla capacità fisica alla qualità tecnica, ma dovrà percepire che il calcio non dura 48h e c'è bisogno di essere sempre al 100% ogni giorno per meritare la convocazione in prima squadra".

Si ringrazia Luis Castro per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.


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