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ESCLUSIVA TJ - Antonello Preiti (ds Parma): "L'anno scorso influì la novità Juventus Stadium, quest'anno non sarà così. Giovinco? Era meglio non incontrarlo mai"

di Gaetano Mocciaro
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Antonello Preiti, direttore sportivo del Parma, commenta il sorteggio che ha accoppiato i ducali alla prima giornata contro i campioni d'Italia. In esclusiva per TuttoJuve.com

Antonello Preiti, il Parma esordirà a Torino come un anno fa. Ricordi non certo positivi.

“Esordio difficile, ovvio. Incontrare la Juve nel proprio stadio alla prima giornata poi è sempre complicato. Mi auguro che quello che è successo lo scorso anno, dove la freschezza del nuovo progetto tecnico unito all'entusiasmo e la festa per l'inaugurazione dello Juventus Stadium non ci sia più. E poi noi saremo più temprati e ci auguriamo che quello che è successo lo scorso anno non si ripeta”.

Non è la prima volta che affrontate la Juve subito. Anche l'esordio assoluto in Serie A del Parma, nel 1990, fu proprio contro la Juve

“Di solito con i bianconeri abbiamo una buona tradizione, tranne appunto lo scorso anno. Però in passato ci è capitato anche di espugnare Torino e toglierci soddisfazioni”.

Fa davvero paura lo Juventus Stadium?

“Noi l'abbiamo inaugurato e devo dire che è bello, eccezionale e chi viene a giocare a Torino la prima volta non può che rimanere esterrefatto. Devo dire che il fattore campo si sentiva eccome, però essendo la novità è possibile che quest'anno la cosa si attenui”.

Juve-Parma è anche Giovinco contro il suo passato. Insomma, vi togliete il dente subito con lui

“Tanto prima o poi il dente bisognava toglierlo. Certo incontrare Seba alla prima giornata porta ancora il fresco ricordo di quello che ha fatto per noi. Lo ricordiamo con affetto non solo a livello tecnico ma anche per quello che è come ragazzo. Certo, era meglio non incontrarlo proprio da avversario!”

Ninis è il nuovo talento del Parma. Ci somiglia?

“Ninis è un talento del calcio greco che nel momento in cui si è fatto male al crociato il Parma si è presentato per proporgli un contratto e questo ha fatto breccia su di lui. Apprezzavamo già le sue qualità prima dell'infortunio e il Parma crede molto in lui. Non paragoniamolo, però, a Giovinco, perché come Seba ce n'è uno e poi giocano in due ruoli diversi. Ninis è un centrocampista di qualità, che può giocare anche in un centrocampo a tre. Sta lavorando sodo e lo vedo “sul pezzo”, chiaramente deve ancora imparare il nostro calcio”.

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