ESCLUSIVA TJ - Alessandro Birindelli: "Pirlo comunicatore, Tudor incarnerebbe ancor più la juventinità. Suarez sarebbe colpo eccezionale. Dybala? Ha tenuto la barca a galla..."
"La Juventus ha preso la decisione in tempi non sospetti, c'era già un'idea di cambiamento per mille motivi. Sarri non è mai riuscito ad entrare nella testa e nel rapporto con i calciatori e lo stesso ambiente, forse la Juventus gli è davvero troppo pesata". E' il commento di Alessandro Birindelli, storica ex bandiera bianconera che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com ha commentato gli ultimi avvicendamenti in casa Juve e non solo:
La decisione da parte del management di affidare la panchina a Pirlo, a tuo parere, è stata un rischio?
"Si sono presi qualche rischio, ma la società ha deciso di intraprendere la strada del rinnovamento. Credo che ci siano state delle valutazioni ad ampio raggio, la scelta di Pirlo è sicuramente dovuta ad una decisione comune. E' quel che stava cercando per il prossimo futuro".
Quando hai letto la sua ufficialità, sei rimasto un po' sorpreso?
"Qui però dobbiamo fare un ragionamento: se l'allenatore deve essere quella figura più presente e diretta con i calciatori, penso che Pirlo possa avere tutte le qualità per far questo poiché è stato un leader all'interno dello spogliatoio quando era calciatore. La società dovrà esser brava a costruirgli attorno uno staff di qualità in modo da limare quella inesperienza che in questo momento possiede. Credo che questa sia una scelta molto corretta, così Andrea potrà avere più libertà per fare il comunicatore e incarnare la figura del manager che sta diventando sempre più importante nel calcio di oggi".
E possiamo fare ancora un piccolo ragionamento: quest'anno si potrà davvero vedere se era tutta colpa dell'allenatore oppure di una parte del gruppo che aveva raggiunto i propri limiti e non era più adatto alla Juventus.
"A mio parere, quando c'è un 'fallimento' - anche se hai vinto il campionato - perché la squadra non ha mai dato l'impressione di essere quella degli altri anni, la colpa va sempre equamente divisa e non è solo dell'allenatore. A volte, però, ho avuto l'impressione che giocassero perché erano obbligati, non vedevo una squadra unita per raggiungere quell'obiettivo. Ci voleva un cambio in panchina: Andrea ha sempre dimostrato di non esser spaventato dai cambi e dalle scommesse, per questo spero che questa intuizione possa rivelarsi corretta come quelle avute in precedenza".
Salvo clamorosi colpi di scena, Igor Tudor sarà il nuovo collaboratore tecnico dello staff tecnico di Pirlo. Come lo vedi?
"E' un buonissimo allenatore, quando è arrivato in Italia ha dimostrato di sapersi adattare e ha proposto anche un buon calcio. Ha trovato anche delle situazioni un po' balorde, nonostante questo ha svolto un gran lavoro. E' sempre stato dotato di grande carisma, in questo ambiente potrebbe essere molto utile. Si può dire che incarnerà ancor più la juventinità all'interno della Juventus"
A livello di calciomercato, come opererà la Juventus?
"Ho letto tutti i nomi fatti nelle ultime settimane, tutti all'altezza della Juve ma bisognerà capire quale sarà il progetto Pirlo. Tutto dipenderà da lui, soprattutto se riterrà i vari Gosens, Milik, Dzeko in grado di raggiungere gli obiettivi fatti".
Proprio in attacco c'è un casting abbastanza variegato, l'ultimo che si è aggiunto è il nome di Suarez. Quale è il tuo pensiero?
"Per me, il profilo adatto per giocare con Ronaldo e Dybala deve avere le caratteristiche del Benzema. Intendo un attaccante in grado di garantire la profondità, uno che tenga palla, che sia bravo a far salire la squadra e al contempo farsi trovar pronto in area di rigore. Quelli che sentiamo sono grandi attaccanti, chiaramente Suarez sarebbe un colpo eccezionale. Ma il tutto bisogna poi riscontrarlo nella realtà".
Non è che, però, la Juventus necessita di rinforzi più a centrocampo e in difesa?
"Indipendentemente da come giocherà in difesa, la Juve qualcosa sulle fasce lo dovrà fare. Gosens, ad esempio, sarebbe un ottimo nome. Cambierei anche qualcosa in mezzo al campo, ci vuole un po' più di qualità e dinamismo invece che della sola fisicità".
Dybala in o Dybala out?
"Io lo terrei perché è un grande giocatore, la differenza l'ha fatta quest'anno quando ha dimostrato insieme a Ronaldo che nei momenti di grandi difficoltà è stato in grado di tenere a galla la barca".
Si ringrazia Alessandro Birindelli per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.