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DA ZERO A DIECI - ZERU TITULI EVITATO, DIECI AL LEADER VLAHOVIC

di Massimo Pavan

Finalmente, erano alcuni mesi che non vedevamo una partita da Juve, era da Lecce-Juventus, che non passavamo una serata come ieri, allora a Lecce era stato il successo che lasciava sperare ad una Juventus vicina all'Inter, poi Juventus-Empoli ed un pareggio che ha aperto un cratere da cui sono usciti quindici punti in quindici partite.

ZERO - come lo zeru titoli evitato dalla Juventus, i bianconeri vincono un trofeo, importante, bello, meritato e regalano una soddisfazione ai propri tifosi.

UNO - come i gol segnati. La Juventus vince di corto muso, ma gioca una buona partita e trova un gol con Vlahovic, importante e bello.

DUE - a Maresca, semplicemente inadeguato, scelte di falli discutibili, cartellini non dati, si perde un rigore ed una calpestata di Toloi, semplicemente inadeguato.

TRE -  come gli anni di Massimiliano Allegri del secondo ciclo, un trofeo, siamo quasi ai saluti, bisognerà ringraziarlo, ma crediamo sia giusto salutarlo.

QUATTRO - De Katelaere, sicuramente inadeguato, sbaglia tutto e non si conferma in palla come contro la Roma, peccato.

CINQUE - come le Coppe Italia vinte da Massimiliano Allegri, il tecnico più vincente in questa competizione. Nella storia, ancora di più.

SEI - a Federico Chiesa, una prestazione al di sotto delle aspettative, non riesce ad incidere come fa, invece Dusan Vlahovic.

SETTE - a Bremer e Cambiaso, la base del futuro possono e devono essere loro. Il difensore è un muro invalicabile, Cambiaso, invece, regala un grande assist.

OTTO - a Rabiot, anima del centrocampo, lotta contro tutto e tutti e vince, bravo!

NOVE - alla rabbia di Allegri, ma anche alle scelte indovinate, bene Nicolussi Caviglia, bene anche Miretti nel finale, cambi giusti, squadra carica, perchè solo ora e non quindici partite fa? Complimenti, comunque a lui, è la sua vittoria.

DIECI -a Dusan Vlahovic, l'attaccante bianconero sceglia la notte migliore per regalarsi la miglior prestazione stagionale, bravissimo a lottare senza mollare mai, determinazione per oggi e per domani.

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