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DA ZERO A DIECI - ZERO A CHI CONSEGNA LA CARTA AD ALTRI, DIECI ALLA CRESCITA DEL DUCA

di Massimo Pavan

Una vittoria importante quella della Juventus contro la Sampdoria per confermare il secondo posto reale alla faccia di chi pensa che i bianconeri non hanno totalizzato 53 punti.

ZERO - a chi consegna la carta prima ai media che ai diretti interessati. Ennesimo episodio che dovrebbe far riflettere, come la voglia innocentismo di qualcuno nei confronti della Federazione, sentimento opposto rispetto a quanto successo con la Juventus.

UNO - a Paul Pogba,, ci aspettavamo una stagione diversa, invece arriva l'ennesimo stop, che conferma come il giocatore sia al momento poco affidabile, servirà un confronto molto schietto sul futuro.

DUE - a chi contesta il gol di Rabiot, una vera follia, non ci sono indicazioni che il gol andasse annullato, chi lo paragona all'errore con la Salernitana è in malafede.

TRE- come i pali colpiti dalla Juventus, anche questa volta tre come con la Roma, momento poco fortunato, si spera di rifarsi con Friburgo e Inter.

QUATTRO - come le reti di Bremer in stagione, tre in campionato, uno in coppa Italia, tutti allo Stadium, tutti di testa, tutti in casa, tutti importantissimi.

CINQUE - alla gestione dell'uno-due della Sampdoria, un momento di sbandamento che la Juventus non può e non deve permettersi contro il peggior attacco della serie A.

SEI - a Vlahovic, non una partita memorabile, anzi, abbastanza negativa, tuttavia lo spirito dopo il rigore sbagliato è quello giusto, sono tutti con lui.

SETTE - alla voglia di segnare di Soulè. Il giovane classe 2003 riesce a segnare il primo gol con la maglia della Juventus e dimostra le sue doti.

OTTO -  alle occasioni create nella ripresa. I bianconeri non giocano una buona fase della seconda parte del primo tempo, ma nella ripresa creano molto e meriterebbero più dei due gol segnati.

NOVE - alla puntualità offensiva di Bremer. Riesce ad esserci quasi sempre quando la palla è alta in area e fa la differenza.

DIECI - alla crescita del Duca. Rabiot in fase offensiva ormai sta diventando un vero e proprio valore aggounto, fa la differenza e ci mette spesso e volentieri la testa.

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