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D'ONOFRIO: "Trasferimenti di Milito e Motta come il caso Recoba. Codice alla mano l'Inter potrebbe andare in B, ma..."

di Redazione TuttoJuve
Fonte: Ju29ro.com

Anche se non ci sono conferme ufficiali, la notizia del deferimento di Moratti per la trattativa col Genoa per i trasferimenti di Motta e Milito ha già provocato molto scalpore. Per approfondire i dettagli della questione e ipotizzare gli scenari che potrebbe aprire, abbiamo sentito un esperto di diritto sportivo come l'Avvocato Paco D'Onofrio.

- Avvocato D'Onofrio, un deferimento "lento" quello del Procuratore Palazzi. A quanto possiamo leggere tutti gli elementi per decidere erano nella sua disponibilità da tempo. Sono tempi normali, secondo lei? Per casi analoghi, Palazzi è stato altrettanto lento?

Il deferimento sembra derivare dalle pubbliche dichiarazioni rese dal presidente Preziosi e riprese da molte testate giornalistiche e, dunque, la fase istruttoria si sarebbe potuta concludere in tempi molto più rapidi, salvo circostanze impeditive di cui, tuttavia, non ho notizia.

- L'art. 10 del nuovo Codice di Giustizia Sportiva fa chiaramente riferimento alla nullità dell'atto di trasferimento e non alla trattativa tra le parti. In questo caso quindi appare chiaro che Moratti non poteva non sapere che il contratto di Milito e Thiago Motta sarebbe stato carta straccia con conseguente responsabilità diretta della società Inter. Cosa succede ora? In caso di sentenza di colpevolezza per i deferiti i contratti saranno nulli?

Oltre alla squalifica dei protagonisti dell'illecita trattativa per alcuni mesi, nonché un'ammenda di alcune decine di migliaia di euro a carico delle relative società, il codice prevede l'inefficacia dei contratti dal momento della loro conclusione.

- E per l'Inter? Ha potuto usufruire delle prestazioni di un giocatore determinante, decisivo in questa stagione. Cosa rischia a livello di sanzioni, a termini di regolamento?

Ritengo che l'inefficacia dei contratti abbia determinato l'illegittimo impiego da parte dell'Inter dei giocatori Milito e Thiago Motta in ogni partita dagli stessi disputata. Il codice, per queste ipotesi, prevede una sottrazione di punti per ogni gara che, pertanto, determinerebbe non solo la revoca del titolo di campione d'Italia ma credo, aritmeticamente, anche la retrocessione della stessa società. In pratica, si versa in una condizione analoga al caso Recoba, ma sappiamo come la giustizia sportiva abbia deciso di minimizzare, in quel caso, le sanzioni a carico dell'Inter.

- E' assurdo inoltre che il Genoa, che ha trasgredito alle regole, grazie alla lentezza del procedimento, ora si ritrovi lo stesso con un giocatore come Milito che vale il triplo di quando l'aveva venduto. La natura della giustizia sportiva, le cui sentenze hanno effetti diversi a seconda del momento in cui vengono irrogate, viene così alterata dalla discrezionalità del procuratore, in questo modo?

Indubbiamente il momento di pronuncia delle decisioni delle giustizia sportiva può determinare effetti diversi sul sistema e credo che, con trasparenza, occorrerebbe, come nei processi statali, creare un apposito ruolo ed evitare che si verifichino casi di procedimenti disciplinari condotti con tempi diversi. Ricordo che per Calciopoli, si è proceduto a due gradi di giudizio ed a rivoluzionare la storia del calcio italiano in soli venti giorni!


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