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Criscitiello denuncia: "Il vero problema del mercato italiano sono i direttori: non viaggiano, non studiano e guardano giocatori al pc. Juve più avanti perchè ha Paratici"

di Redazione TuttoJuve

Michele Criscitiello, nel corso di "Calciomercato Live", su Sportitalia, non ha lesinato critiche ai direttori sportivi italiani. Ecco il suo intervento: "In questo momento il vero problema del calcio italiano non è la mancanza di denaro, ma la poca competenza in tema di mercato e di giocatori dei nostri direttori sportivi. Il vero problema del mercato italiano è che ora i direttori non conoscono i giocatori, non studiano, prima viaggiavano, prima scoprivano a zero i giocatori. Adesso abbiamo direttori messi in posti importanti con troppa facilità e i presidenti non se ne accorgono. Oggi stiamo scoprendo pochissimi giocatori. Andiamo a strapagare i cartellini, perchè piaccia o no, Bertolacci e Kondogbia sono spese folli, Dybala, spesa folle. Stiamo parlando di Inter, Milan e Juventus, non di Sassuolo, Frosinone e Carpi, con tutto il rispetto. Oggi noi non abbiamo competenza. I direttori sportivi sono seduti, guardano i giocatori tutti al computer. La tecnologia ha ammazzato il mercato italiano. Gli altri hanno gli osservatori che girano, noi invece crediamo di poter valutare un giocatore tramite i nostri amici di wyscout. Guardi le azioni e vedi un frame, poi vedi un altro frame, poi vedi 30 secondi, è deleterio, è ingannevole. Il direttore non fa più il lavoro di un tempo perchè è sempre più padre padrone della società: deve vedere l'allenamento, deve vedere la partita, parlare col calciatore, deve essere il nuovo presidente, quindi i direttori non vanno sui campi, figurati se vanno all'estero. Sono sempre meno quelli che vanno in Sudamerica. Il Milan aveva un signore che si chiama Ariedo Braida e lo ha fatto fuori. La Juventus perchè è ancora più avanti degli altri? Non perchè è più brava o perchè ha più soldi, perchè ha un signore che si chiama Fabio Paratici che era un giocatore di basso livello e poi è diventato un grandissimo dirigente. Marotta ha capito che Paratici è un grandissimo conoscitore di calcio. Lui e tutti i suoi uomini possono anche vedere i giocatori sul computer, però poi li vanno a vedere sul campo, li vanno a rivalutare e beccanno il calciatore. E così prendi Paul Pogba. In Italia avevo suggerito a un direttore: 'Prendi questo ragazzo'. Lui mi ha risposto: 'Ha fatto 4 presenze'. Dopo un anno, stesso direttore, sta pagando lo stesso giocatore 15 milioni. Però mi ha dato ragione. Perchè questo? Perchè c'è sempre grandissimo timore di fare la scommessa. A volte la scommessa, se costa zero o uno, bisogna farla. E' meglio fare una scommessa persa a uno, anzichè tentare di andare sul sicuro con 30 milioni. Nel caso di Shaqiri hai perso per il momento 15 milioni. Perchè non vanno sui campi, perchè non studiano e perchè non c'è più il metodo di mercato di una volta". 


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