CONTE, conferenza integrale: "Giovinco? Spero ci sia con il Bayern. Vucinic ha ancora un po' di febbre. Tenere del Piero? Per lui le nostre porte sono sempre aperte. Un po' lo invidio"
Antonio Conte ha risposto alle domande dei cronisti nella conferenza stampa post-partita. Tuttojuve.com ha trascritto integralmente le sue dichiarazioni:
Una gestione buona della gara, anche se forse non si è vista la Juve cattiva di altre volte. Secondo te qualcuno ha pensato al Bayern, visto che la gara si era messa bene dall'inizio?
"Penso che si debba tenere sempre in considerazione la squadra avversaria. L'avevo detto anche alla vigilia: l'Inter ha grande qualità e in una singola partita può battere chiunque. Avevamo 50 partite d'imbattibilità e l'Inter è venuta a vincere in casa nostra. Nel doppio derby quest'anno ha vinto col Milan e pareggiato, col Tottenham sembrava una squadra morta dopo il 3-0 dell'andata e al ritorno se Cambiasso fa il 4-0 compie un'impresa straordinaria. E' la dimostrazione che l'Inter è un'ottima squadra, che quelle con Milan e Inter sono partite con la P maiuscola, perchè non sono mai facili, mai scontate. C'è tradizione, c'è voglia di superarsi e dico che oggi siamo stati molto bravi sotto tutti i punti di vista, perchè anche con l'impegno Champions alle porte siamo stati bravi a vincere sul campo dell'Inter, che non è mai una passeggiata. Da questo punto di vista, quindi sono molto contento e soddisfatto".
Come sta Giovinco? E un commento su quell'immagine di lei che va portare Cambiasso fuori dalla mischia dopo l'espulsione. Mi è sembrata un'immagine insolita per il nostro calcio e anche positiva.
"Giovinco ha preso questo calcione. Domani faremo delle valutazioni più appropriate, però mi auguro che sia disponibile con il Bayern, visto che anche Vucinic anche oggi aveva delle linee di febbre. Quindi abbiamo bisogno di tutti quanti. Mi dispiace che sia capitata questa situazione a Cambiasso, che è un giocatore della vecchia guardia... Cambiasso, Zanetti, Samuel, Chivu, ho grande rispetto di questi giocatori, perchè li ho affrontati e so che sono giocatori onesti e leali. Dispiace per quello che è successo però Esteban ha fatto un bellissimo gesto nel venire dopo negli spogliatoi a chiedere scusa, a chiarire la posizione. Ma ripeto, bene, perchè questi giocatori hanno una carriera alle spalle che parla per loro. C'è da fare loro i complimenti, anche se oggi Esteban ha avuto questa situazione, più da frustrazione, però nel cuor suo non c'era l'intenzione di fare male".
Cosa ha detto a Cambiasso in quel momento? Poi le chiedo se è stato sempre sicuro di avere la partita in mano o se c'è stato un momento in cui pensava che la partita le stesse sfuggendo di mano...
"Io penso che per Cambiasso abbia risposto. Oltre ad essere un ottimo giocatore ha grandi qualità morali. Lo considero un momento di frustrazione e lui si è già scusato, quindi va benissimo così. Per quel che riguarda la partita, fino al pareggio dell'Inter non avevo avuto grandi avvisaglie, grandi sensazioni negative per la squadra. Poi c'è stato questo gol, che è venuto anche con due giocatori per terra: il problema che per noi era un difensore centrale, Chiellini, quindi c'era un buco in mezzo ed è stato molto bravo Palacio a fare questo gol. Poi abbiamo ripreso subito la partita in mano, volevamo vincerla, abbiamo fatto gol e l'abbiamo gestita. Siamo stati bravi anche nei calci da fermo, dove loro hanno cercato di impensierirci".
Oggi molto bene sulle fasce, a turno si inserivano. Tu hai detto che il Bayern è una squadra molto muscolosa. Pensi di snaturare il tuo sistema di gioco?
"No, no, assolutamente. Quelle sono delle valutazioni che noi andiamo a fare successivamente. Noi abbiamo già giocato con la Lazio con Marchisio che faceva la punta, insieme a Matri, quindi non snaturi perchè alla fine chiedi a un centrocampista di fare la punta. E siccome comunque ci sono movimenti e situazioni memorizzate, c'è un'organizzazione da parte nostra visto che è un anno e mezzo che lavoriamo, non ci snaturiamo, noi andiamo lì con il nostro modo di intendere il calcio. Quando parlo di squadra strutturata è perchè il Bayern ha comunque parecchi centrimetri in più rispetto a noi. Magari vai lì, fai una buona partita, due angoli, prendi due gol e vai a casa. Poi vai a spiegarla questa situazione, a tutti quanti. Vediamo, facciamo delle valutazioni, sapendo che ho una rosa in cui tutti stanno bene".
Bendtner e Anelka li ha utilizzati pochino. Non sarebbe stato meglio tenersi Del Piero come ha fatto l'Inter con Zanetti? Ci ha mai pensato?
"Ale penso che sia il calciatore che rimarrà sempre, in maniera indissolubile, nella storia e nel cuore di tutti i tifosi juventini. Io ho sempre detto che a lui insieme a Gigi - poi c'è stato anche Andrea - mi sono affidato completamente, perchè avevo bisogno di loro, della loro esperienza, e mi hanno aiutato. Ale è stato importantissimo per noi l'anno scorso per vincere lo Scudetto e per riproporci a grandissimi livelli. Poi penso che per ognuno ci sia sempre un percorso. Il percorso di Ale lo ha portato ad andare in Australia a fare delle esperienze nuove e belle. Per certi versi ho anche un po' di invidia nei suoi confronti, perchè conosci situazioni nuove, porti la famiglia, vivi delle realtà nuove, tutto nuovo. Una cosa che rimpiango da calciatore è di non essere mai andato all'estero, dico la verità. Quindi auguro sempre le migliori fortune ad Ale, perchè rimarrà sempre nei nostri cuori e per lui le nostre porte sono sempre aperte. Quando parlo di Zanetti mi si illuminano gli occhi perchè è un calciatore con cui abbiamo fatto tante battaglie, ma sempre di grande onestà e lealtà. Un giocatore su cui tutti i grandi allenatori si sono sempre poggiati, perchè è un esempio, un'icona dell'Inter. Vederlo correre così a 39 anni... sinceramente io sono molto invidioso, perchè dimostra il tutto: sia in campo che fuori dal campo ti devi curare bene per fare quello che fa Zanetti, è un trattore veramente. Complimenti a lui. A me piace molto anche perchè è un ragazzo che si occupa molto di situazioni umanitarie e di solidarietà. Questo gli dà grande merito. Io dei miei giocatori sono molto contento, ma sono convinto che Zanetti starebbe benissimo tra i miei giocatori"
Questa Juventus mi sembra un blocco di granito: squadra, allenatore, società, tifosi. Somiglia un po' all'Inter del 2010. A parte alla Coppa Italia, non è che pensa un po' allo stesso epilogo?
"Quest'anno mi è dispiaciuto molto uscire alla semifinale di Coppa Italia contro la Lazio, perchè secondo me avremmo meritato qualcosa in più. Tanto di cappello a quell'Inter 2010, una squadra che ha fatto qualcosa di unico, di straordinario, di bello, di difficile da ripetersi. Quindi quando io parlo di questi giocatori, ho sempre parole di entusiasmo, di grandissimo rispetto, in chi ha fatto, qualcosa di storico, perchè fare il triplete, è qualcosa di veramente grandioso, di straordinario, che è facilmente irripetibile. Noi stiamo lavorando da un anno e mezzo per cercare di inserirci e di fare il nostro percorso. In Italia stiamo dimostrando di essere tornati a dei buoni livelli, visto che abbiamo vinto l'anno scorso e quest'anno siamo in una buona posizione per cercare di riconfermarci. In Europa dico che il test con il Bayern Monaco deve essere un'opportunità per noi, per capire in Europa quanto ancora manca nei confronti delle grandi squadra. Perchè non dimentichiamo che il Bayern Monaco nelle ultime tre manifestazioni è arrivato due volte in finale. La storia del Bayern Monaco parla da sola, quindi di partenza loro hanno tutto rispetto a noi. Però, sono due partite e noi abbiamo voglia di andare con entusiasmo, cullando un sogno e sapendo che se dimostriamo di meritare di più andremo avanti, altrimenti faremo i complimenti e cercheremo di capire cosa dobbiamo fare per colmare quel gap e magari possibilmente ripresentarci l'anno prossimo, fra due anni o fra tre anni finalmente a dire: 'Beh, quest'anno proviamo a vincere la Champions".
Che Inter ha trovato un girone dopo?
"Ho trovato un'Inter che sicuramente ha una qualità importante, perchè ha giocatori importanti e lo ha dimostrato anche all'andata. Sicuramente la perdita di Milito è una perdita grave e io colgo l'occasione per fargli i migliori auguri, perchè Milito è un altro giocatore per cui uno alza il cappello. Però è una squadra che nella singola ha dimostrato di poter vincere, sia che si tratti della Juve, sia che si tratti del Milan, del Tottenham o un'altra squadra importante. Ecco perchè noi siamo stati molto bravi, io avevo grande rispetto di questa partita. Noi oggi sicuramente vincendo abbiamo mandato un segnale importante. Non era facile, lo abbiamo fatto, ma lo abbiamo fatto contro una grande squadra, che sia chiara questa cosa. A chi dice che è un'Inter in disarmo, un'Inter in ricostruzione, io dico che questa è un'ottima squadra, una squadra su cui poter lavorare, crescere e fare qualcosa di importante".