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CI SIAMO SBAGLIATI, NON ERA GATTI IL CALAFIORI 2.0

di Massimo Pavan

Ci siamo sbagliati, non era Gatti il nuovo Calafiori, chiediamo scusa, Gatti era già Gatti lo scorso anno e con Motta ha compiuto un piccolo step positivo, ma il nuovo Calafiori può essere Nicolò Savona che in questi momenti supererà i cancelli di Coverciano, un salto incredibile dopo che pochi mesi fa giocava in serie C con la Next Gen, senza quasi mai essere chiamato da Massimiliano Allegri ma che in Thiago Motta ha trovato l'uomo giusto per consacrarlo e dargli un valore grande che è passato da un paio di milioni ad almeno venti milioni, perché questo vale oggi Nicolò Savona. 

Motta lo elogia considerando i primi tre mesi di Juventus: "Dove potrà arrivare dipenderà solo da lui. Nei primi 10/15 giorni lo vedevo molto timido e riservato. Poi confrontandomi con Giuntoli mi hanno detto che aveva bisogno di più tempo. In Germania ho visto qualcosa di diverso. Questo è merito suo. Vuole giocare ed essere titolare. Deve solo continuare a lavorare così, perchè ha un grande futuro".

Il suo grande futuro è appena cominciato, serve un po' di continuità di prestazione, sta alternando partite molto positive e qualche altra partita meno buona che serve, comunque, per dargli una grande crescita nel percorso della sua carriera. 

Contro il Torino ha fatto una partita sufficiente, senza acuti, con qualche errorino, ma alla fine la Juventus non ha subito gol e questo anche per merito suo, un passo importante nel suo percorso che è appena iniziato e che deve essere migliorato giorno dopo giorno, anche con l'aiuto di Thiago Motta.

Adesso la nazionale, per imparare, per migliorare, per crescere, per tornare ancora più esperto, magari con un debutto in azzurro.

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