CHIELLINI: "Non illudiamo i tifosi con proclami tricolore ma mancare la Champions vuol dire fallimento"
"I soldi degli sceicchi non ci stanno, ma ci si possono mettere i progetti e le idee". A lanciare il campanello d'allarme è Giorgio Chielli, centrale azzurro e della Juventus che, mettendo da parte il coas post sciopero, in conferenza stampa da Coverciano, fa un'analisi attenta e consapevole dell'attuale situazione del calcio italiano nel panorama europeo. "L'eliminazione di Palermo e Roma dall'Europa è un campanello d'allarme. Mai prima d'ora c'eravamo presentati con solo cinque squadre nelle competizioni europee spero che non si vada più in basso. Ma Francia e Portogallo sono molto vicine, il calcio di tutti gli altri paesi europei è molto più organizzato. Bisogna invertire la rotta" Poi Chiellini parla della sua Juve che, quest'anno come nella passata stagione ha cambiato molto: "Lo scorso anno sono cambiati cinque giocatori negli ultimi dieci giorni e anche quest'anno ne sono arrivati tre negli ultimi cinque". Un mercato che soddisfa comunque il centrale bianconero che poi torna, analizzando lo scorso campionato, a fare un mea culpa generale: "Se siamo arrivati settimi per due anni consecutivi un motivo ci sarà. Ora la società ha investito tanto, e non solo nello stadio, e per noi cambiare strada è un obbligo". Conclude esponendo poi gli obiettivi e i pronostici per la stagione ai nastri: "Il Milan resta un gradino sopra a tutti, l'Inter ha cambiato tanto ed è un punto interrogativo, il Napoli mi intriga. Quanto alla Juve dire che vogliamo vincere lo scudetto sarebbe presuntuoso, illuderei i tifosi. Ma è chiaro che andare sotto la qualificazione Champions sarebbe un fallimento".