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CATANIA E JUVE TRA CAMPIONATO E COPPA ITALIA

di Thomas Bertacchini

Tranne l’ultima gara che verrà disputata il 16 dicembre prossimo contro il Manchester City allo stadio "Olimpico", la Juventus non avrà più - nel corso di questa stagione - l’impegno dell’Europa League a distrarla dal campionato.
Oltre a quello le rimarrà soltanto la coppa Italia, dove i bianconeri affronteranno a Torino negli ottavi di finale (la formula prevede la partita "secca" sino alle semifinali) il Catania.

Proprio i siciliani saranno gli avversari dell’incontro odierno della Vecchia Signora, nel posticipo serale della quindicesima giornata di serie A, penultima gara prima di Napoli-Palermo (domani sera al "San Paolo") con la quale si chiuderà un fine settimana all’insegna del calcio "spezzatino", iniziato venerdì scorso con la vittoria della Lazio sull’Inter.

Lazio che sarà la prossima avversaria della Juventus nell’incontro previsto per domenica 12 dicembre, sciopero dei calciatori permettendo. I biancazzurri affrontarono il Catania sette giorni fa, a Roma, in una partita che terminò con il risultato finale di 1-1. Quello che, statistiche alla mano, è uno dei più frequenti nelle partite di Madama: è capitato in tre occasioni nelle ultime quattro gare di serie A, e in altre tre match sui cinque disputati in Europa League.

La squadra di Reja ebbe difficoltà a superare il muro difensivo della formazione allenata da Giampaolo anche perché non dispone di un attaccante di peso da affiancare a Zarate, unica punta nel 4-2-3-1 dei biancocelesti. Identico problema, per l’occasione, si presentò anche al Catania, a causa della momentanea assenza di Maxi Lopez (squalificato), oggetto dei desideri della Juventus e che stasera - invece - farà parte dell’undici titolare.

Facile accostare le due situazioni a quella che - da inizio stagione - persiste nella Torino bianconera. Ed ecco, quindi, scattare (nuovamente) l’allarme. Anche perché la difesa dei siciliani è stata la seconda meno perforata in campionato con dodici reti al passivo (a pari merito con Milan e Sampdoria) nelle prime quattordici giornate, delle quali soltanto tre sono state subite in casa.

Sette giorni fa, passata in svantaggio per opera di Silvestre, la Lazio pareggiò grazie ad un goal di Hernandes. Il brasiliano è stato l’autore della rete che ha chiuso definitivamente la gara vinta venerdì contro l’Inter (3-1), quella che - almeno quest’anno - è stata disputata con serietà e impegno da entrambe le formazioni dal primo all’ultimo minuto di gioco. A seguito della sconfitta dei nerazzurri e dell’harakiri della Roma (pareggio per 2-2 contro il Chievo dopo il duplice vantaggio iniziale) per la squadra allenata da Del Neri vincere a Catania diventa - se possibile - ancora più importante. Anche perchè il Milan, in questo "spezzatino", aveva un boccone facile (il Brescia), e se lo è sbranato (3-0).
D’altronde, con Ibrahimovic…

Dal ghiaccio e la neve di Poznan alla temperatura mite di Catania, dal possibile sciopero dei calciatori che rinvierebbe lo svolgimento della gara contro la Lazio alla sabbia di Verona, quella che la Juventus troverà al "Bentegodi" al posto del prato verde quando affronterà il Chievo (19 dicembre): ecco una veloce sintesi del mese di dicembre in tinte bianconere, prima che arrivi la sosta natalizia. Dove verranno ricaricate le pile nei muscoli degli uomini di Del Neri e si cercherà, nella sessione invernale del calciomercato, di aggiustare la rosa a disposizione del tecnico di Aquileia. L’Europa League ormai è andata, la coppa Italia è alle porte e il campionato resta aperto. Con Napoli e Palermo che domani sera si guarderanno dritte negli occhi, tranne Ibrahimovic e la Lazio è un dato di fatto che le altre squadre stanno "camminando".
La Juve, invece, deve riprendere a correre. Al più presto.
Da stasera, se possibile.
 


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