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C'è una Juventus in Champions, un'altra in campionato

di Andrea Losapio

Ci sono due Juventus, diametralmente opposte, in Serie A e in Champions. Da una parte una squadra cinica, sparagnina, che sfrutta i suoi momenti per cercare di fare male all'avversario. Di più, cerca di non prendere gol e, per questo, è la migliore in difesa dell'intero campionato. Solo sette gol subiti in dodici partite, di cui quattro con l'Inter, due con il Parma, uno con il Cagliari. Tre su rigore, peraltro, quasi a riprova di una solidità difensiva davvero invidiabile quando si gioca in Italia.

Poi però c'è l'estero. Una competizione internazionale che mette di fronte squadre tutte di ottimo livello e capaci di mettere in difficoltà la Juventus. Non c'è stata una singola partita in cui il portiere bianconero è uscito con la porta inviolata. La peggiore giocata, contro lo Stoccarda, ha avuto il solito epilogo solamente alla fine, ma nelle gare contro Lipsia - poi ribaltata - e Lille, pareggiata su rigore, la Juve era andata addirittura sotto, rischiando la sconfitta.

Va detto che la soddisfazione c'è da una parte e dall'altra. In Serie A, pur se sesti in classifica, la vetta è lontana solamente due punti, nonostante un meno cinque sull'anno scorso. In Champions mancano solo tre punti in quattro partite per avere la certezza di giocare (almeno) gli spareggi, anche se magari sarebbe auspicabile un passaggio fra le prime otto. Non sarebbe un dramma, ma due partite in meno farebbero comodo.


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