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Beccantini: "Mou prolunga mediatica di Moggi. Svolta Juve? E' presto..."

di Redazione TuttoJuve

La prestigiosa firma de "La Stampa", Roberto Beccantini, ha analizzato il momento bianconero nel corso del programma radiofonico Stile Juventus, su Nuova Spazio Radio di Roma. Tuttojuve.com ha trascritto le dichiarazioni più significative rilasciate dal noto giornalista ai microfoni del conduttore Nicola De Bonis:

IMMOBILE - "Sono contento per Ciro Immobile, che personalmente avrei aggregato subito alla prima squadra, invece di ridurmi a chiedere l'elemosina al Siena per avere una riserva come Paolucci".

TIFO VIOLENTO
- "Dalle schegge impazzite del tifo juventino mi aspetterei una presa di coscienza superiore, soprattutto alla luce del fatto che molto avviene dentro ad una curva intitolata a Gaetano Scirea, l'opposto di tutto quello che succede".

RIGORE DEL PIERO
- "I favori che riceve la Juventus vengono sempre amplificati. La Juventus è come gli Stati Uniti d'America, qualsiasi cosa faccia, nel bene e nel male, viene moltiplicato. In questo caso ha sbagliato l'arbitro. Il fatto è che si tratta di due errori in tre partite. Due rigori generosi, inesistenti, che hanno avuto per protagonista sempre Del Piero. Nel secondo caso mi sembra difficile parlare di dolo, anche se il tocco del difensore greco del Genoa non mi sembrava irresistibile. Nel primo caso con la Lazio, invece, c'era stato un annuncio di tuffo. Insomma, non penso che Del Piero e la Juventus stessa abbiano bisogno di queste cose. Sono sempre successe, sempre succederanno, coinvolgono anche i grandi, non bisogna fare demagogia, non bisogna essere moralisti, però l'esempio deve venire dall'alto".

MOURINHO E PREZIOSI -
"Mourinho lo sapete, secondo me è la prolunga mediatica di Moggi. Lui fa davanti quello che Moggi faceva al telefono. Mourinho condiziona gli arbitri nelle conferenze stampa, non ha bisogno di telefonare. Ma il record assoluto è di Preziosi: uno che è in una posizione peggiore di quella di Moggi, nel senso che è stato squalificato come Moggi per cinque anni per illecito sportivo e associazione a delinquere, e ha avuto anche quattro mesi dalla giustizia ordinaria per frode sportiva. Mi sembra veramente il massimo che parli di lealtà. E' lo specchio di questa Italia".

LA JUVE DI ZAC - "Mi sembra prematuro parlare di svolta, anche perchè non so come sarebbe finita domenica senza l'episodio del rigore. Vediamo le prossime partite. Il modulo? Non è che sia attratto da un modulo piuttosto che da un altro. Diciamo che domenica Zaccheroni ha lasciato fuori Cannavaro e Grosso, due titolari consigliati da Marcello Lippi. Questo può essere un segnale. Si sapeva che pur arrivando alla Juve da traghettatore, ma con la missione disperata di portarla in Champions League, avrebbe lavorato con gli strumenti che più conosce, ovvero con il 3-4-1-2. Mi aspetto comunque che riprendano giocatori come Iaquinta e Trezeguet, anche se è un buon segno che si sia sbloccato Amauri. Poi aspettiamo Camoranesi, perchè c'è bisogno di fantasia. Non può bastare quella di Diego - molto lento - e quella di Del Piero. Più che il modulo, speriamo che la squadra si sia scrollata di dosso la paura che l'ha accompagnata nelle 14 partite disputate prima di quella col Genoa".


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