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Antonio Conte deve meritarsi gli applausi della sua ex tifoseria: cosa aspettarsi in vista di Napoli–Juventus

di Massimo Pavan

Antonio Conte deve meritarsi gli applausi della sua ex tifoseria: cosa aspettarsi in vista di Napoli–Juventus

Mentre Luciano Spalletti, dopo aver riportato lo scudetto a Napoli trent’anni dopo e aver gettato le basi per la rinascita del club, continua a esprimere parole di affetto verso i tifosi partenopei, il clima che anticipa la sfida Napoli–Juventus assume contorni particolari. L’ex allenatore del Napoli sceglie di parlare di emozioni, ricordi e passione, evitando la retorica della battaglia sportiva.

Spalletti sa bene che contro il Napoli si gioca una fetta importante della stagione: cinque punti di distanza, che potrebbero diventare otto, significherebbero poter sognare in grande ma anche mettere a serio rischio, già a dicembre, la corsa alla qualificazione in Champions League. Per questo il suo approccio è misurato e carico di emozione, non di rivalità.

Il ruolo di Antonio Conte e il rapporto con la tifoseria bianconera

Dall’altra parte, grande attenzione è puntata su Antonio Conte e su come presenterà la sfida contro la Juventus. L’estate scorsa Conte ha fatto vacillare più di qualcuno, lasciando intendere – o forse solo illudendo – parte della tifoseria bianconera riguardo a un possibile ritorno a Torino.

Nonostante le vecchie frizioni, soprattutto nel periodo in cui allenava l’Inter, e nonostante il fastidio che quel capitolo della sua carriera provocò ai tifosi juventini, Conte lo scorso anno è stato accolto allo Stadium anche con qualche applauso. Segno che una parte del popolo bianconero è ancora pronta a riconoscergli quanto fatto in passato.

Come Conte vivrà la sfida deciderà l’accoglienza di gennaio

Molto dipenderà dal modo in cui Conte sceglierà di raccontare e affrontare la sfida con la Juventus: la presenterà con la consueta “cattiveria agonistica”? o riconoscerà nella Juventus una rivale di oggi ma pur sempre il suo grande amore calcistico?

La risposta potrebbe influenzare in modo decisivo l’accoglienza che riceverà a Torino nel prossimo incrocio di gennaio. Del resto, non si può parlare di battaglia con l’elmetto in testa e poi aspettarsi fiori al proprio ritorno. Se contro la Juventus si gioca parlando sempre di elmetto, come se fosse una battaglia, quell’elmetto – prima o poi – ti si ritorce contro.

@pavanmassimo YOUTUBE TASTIERA VELENOSA


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