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ALLEGRI, QUANDO IL CAMBIO NON È PECCATO

di Massimo Pavan

Esistono allenatori che non cambiano mai, vanno avanti come i cavalli con i paraocchi e prendono delle vere e proprie testate contro il muro anche quando tutti si accorgono che il muro non si supera. Ce ne sono altri invece che capiscono come la tattica sia importante ma quello che conta sono gli uomini a disposizione  e trovare il giusto atteggiamento per mettere in campo una squadra coerente. Massimiliano Allegri quando è arrivato a Torino aveva delle idee tattiche, delle convinzioni e delle certezze, la rosa e la situazione contingente lo ha portato a cambiare quel credo. La gara con l'Olympiacos in Champions fu la svolta europea che porto' fino a Berlino, riavvicinando la squadra al credo tattico di mister Allegri, ma senza la svolta iniziale che prevedeva il mantenimento dell'impostazione dell'anno precedente non ci sarebbe stata la svolta successiva.

Quest'anno si è partiti in un modo, continuativo rispetto al passato, le assenze hanno portato a cambiamenti che hanno permesso di raggiungere il secondo posto, domani Allegri potrebbe essere costretto all'ennesimo cambio, ma nulla di azzardato o forzato, ogni scelta sarà ponderata, Allegri dal primo giorno in bianconero si è dimostrato attento, intelligente ed estremamente arguto nelle scelte e questo l'ha aiutato, anche domani Allegri darà fondi alle strategie, sperando possano essere giuste, sicuramente saranno ponderate a fondo. 

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