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ALLEGRI a Uno Mattina: "Morata ha bisogno di crescere ancora qualche anno alla Juve. Il mio futuro è a Torino"

di Redazione TuttoJuve

Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, è stato ospite di UnoMattina su RaiUno: "Gol d'addio di Morata? E' un segno di continuita'. E' un ragazzo giovane e ha bisogno di stare ancora qualche anno alla Juve, ha bisogno di crescere. Ho comunque un reparto di attaccanti molto forte. Questa squadra e' difficile da migliorare ma bisogna cercare di farlo, migliorando i singoli giocatori. Migliorare prendendo giocatori da fuori e' difficile, in Europa i giocatori che possono giocare nella Juve sono pochi. Dopo 4 anni in cui si e' chiuso un ciclo, in cui erano andati via giocatori d'esperienza, non solo Pirlo, Tevez e Vidal ma anche Storari, Pepe, Ogbonna, Llorente che hanno fatto parte di una squadra vincente, sono arrivati 10 giocatori nuovi e non era semplice - spiega il tecnico livornese - Abbiamo avuto un momento di difficolta' ma la societa' in primis e poi con i giocatori ci siamo rimessi in riga. Eravamo 14esimi in classifica dopo dieci giornate, i ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario assieme alla societa' che e' il fulcro di tutto. Vincere 25 partite su 26 non e' semplice, i numeri sono stati straordinari, la stagione e' stata memorabile e si e' chiusa con la bella vittoria della Coppa Italia. Morata nel tridente? E' stato un cambio fortunato. In un momento in cui la partita era in fase di stallo o si andava verso i rigori o ci si prendeva qualche rischio mettendo un giocatore che poteva decidere la partita. Ci siamo trovati di fronte un ottimo Milan che ha fatto un'ottima partita e bisogna fare i complimenti ai ragazzi che, nonostante un mese di festa per lo scudetto, si sono calati nella gara e alla fine siamo riusciti a spuntarla. Gestione Dybala? Un allenatore e' li' per fare delle scelte, in quel momento di difficolta' dovevo continuare su quello in cui credevo. Dybala non era pronto per dimostrare quello che poi e' stato ma sono sicuro che ha le qualita' per migliorare ancora". Per il prossimo anno l'obiettivo principale e' il sesto scudetto ("ma non sara' facile") ma anche la Champions ormai non e' piu' solo un sogno dopo la bella ma sfortunata prestazione col Bayern Monaco. "Abbiamo fatto un girone migliore rispetto alla passata stagione, e' vero che avevamo giocato un anno fa la finale di Champions ma e' difficile giocarla tutti gli anni. La cosa piu' bella e' stata la crescita veloce nel giocare alla pari con le grandi d'Europa, che deve essere l'obiettivo della Juve. Poi ci sono troppe cose che condizionano la competizione, dall'episodio favorevole al come ci arrivi dal punto di vista fisico. Speriamo il prossimo anno di essere piu' bravi e un pizzichino piu' fortunati. Il mio futuro e' alla Juve, alla Juve sto molto bene, con la societa' condividiamo tutto. Abbiamo iniziato un nuovo ciclo con dieci ragazzi che hanno il 9 davanti come data di nascita e per restare alla pari con le grandi d'Europa, vista la differenza a livello economico, ci vuole una societa' organizzata come e' la Juve, con persone preparatissime. Spero di rimanere a lungo, anche perche' in Italia si sta bene". 


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