A MENTE FREDDA - La Juve di Motta tra acciaio e polveri bagnate
Il dilemma che accompagna la Juve di Motta è sempre lo stesso: bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Uscire indenne dal Villa Park con una situazione emergenziale è sicuramente un ottimo risultato, ma poi bisogna guardare la classifica di Champions e fare altre riflessioni. La squadra al momento è diciannovesima con 8 punti, qualificarsi direttamente agli ottavi avrebbe il sapore dell'impresa. Al moemnto quindi è zona playoff, anche se la posizione non è proprio ottimale, pensando al possibile accoppiamento. I bilanci però si fanno alla fine e mancano tre partite: City allo Stadium (11 dicembre), poi trasferta nelle Fiandre contro i begli del Club Brugge, quindi si chiude con il Benfica. Questi ultimi due impegni sono in programma rispettivamente il 21 e 29 gennaio, quindi con la squadra rinforzata dal mercato. Motta teine aperta una speranza: "Prendiamo una partita per volta. I conti si fanno solamente alla fine". Difficile dargli torto, ma per ottenere il pass diretto per il G8 è complicato.
Dicevamo del proverbiale bicchiere. La parte vuota riguarda come sempre la fase offensiva. Un problema ormai strutturale per la Juve, al quinto 0-0 stagionale tra campionato e Champions League. Un dato che conferma l'acciaio difensivo, ma allo stesso tempo le polveri bagnate in attacco. La penuria realizzativa si evidenzia a prescindere dagli interpreti, con e senza a Vlahoivic. Ormai è un problema strutturale. Anche contro l'Aston Villa due soli tiri in porta, pochi. Pochissimi. E non c'entrano le assenze, è proprio un problema di dinamica tattica. Al Villa Park peraltro non è mai entrato in partita Koopmeiners, il giocatore dal quale ci si aspetta tanto. Come equilibratore della squadra, connettore tra i vari reparti, uomo in grado di inserirsi e ovviamente rifornire i compagni. Yildiz continua a fare un grande lavora sulla fascia, ma allo stesso tempo viene depotenziato in chiave offensiva. Stando lontano dalla porta è normale. Conceicao in questo momento è l'unico in grado di cerare pericoli concreti alle difese avversarie. Troppo poco. Serve una svolta in chiave offensiva. E al più presto. Con i pareggi non si va lontano.