.

A MENTE FREDDA - Juve sorriso a metà, o forse no

di Quintiliano Giampietro

Se fosse stato il Milan di un tempo, il pari sarebbe un risultato ottimo per la Juve. Averlo conseguito contro una squadra che il suo stesso tecnico avrebbe fischiato, induce a qualche riflessione. Si poteva fare di più rispetto a 7 tiri, di cui solo 2 nella porta avversaria? Probabilmente sì, considerando anche la vulnerabilità della difesa rossonera, punita ben 14 volte. Qualcuno potrebbe obiettare parlando delle assenze, soprattutto di Vlahovic in attacco. In realtà la squadra di Motta, comunque imbattuta, ha il numero 7 nella casella dei pareggi, di cui 4 a reti bianche (Roma, Empoli, Napoli e Milan). Sono sette anche le reti al passivo, sinonimo di migliore difesa del campionato, ma l'attacco è al quinto posto con 21 gol, l'Atalanta ne realizzati 31. Evidentemente bisogna migliorare la fase offensiva e di conseguenza crescere sotto il profilo realizzativo. Con Vlahovic o in caso di falso 9, come avvenuto a San Siro. 

Capitolo singoli. Partendo da dietro, Kalulu si conferma uno degli acquisti migliori della scorsa estate. Altra gara senza particolare sbavature, anche con la posizione invertita rispetto a Gatti. Ha ragione Motta quando definisce il francese anche un leader e, semmai ci fosse stato bisogno, conferma l'errore del Milan nel cederlo. Considerando che avesse di fronte Leao, tutto sommato buona prestazione anche di Savona. A San Siro il migliore in campo della Juve, forse in generale, è Thuram. Ancora una volta. Il figlio di Lilian conferma una crescita importante, al punto da diventare un perno importante del centrocampo. "Farà una grande carriera", la certezza di Thiago. La nota negativa si chiama Koopeminers. Il ruolo di falso 9 non è certo il suo, ma l'olandese appare sottotono rispetto alla crescita delle ultime gare. Alla fine diventa un ibrido tattico e commette diversi errori gratuiti. 


Altre notizie
PUBBLICITÀ