A MENTE FREDDA - Crisi vade retro, Motta il normalizzatore fa ripartire la Juve
La Juve di Motta passa da anarchica a ordinata e solida, sinonimo di vittoria. Netta, meritata, con qualche lieve sofferenza nella ripresa. Il lavoro nei giorni post Parma dà i suoi frutti, sotto l'aspetto tecnico-tattico e della concentrazione. Thiago evidentemente ha lavorato molto anche sulla testa dei ragazzi. Finalmente un match sostanzialmente deciso nella prima frazione di gioco, poi via con la gestione, fisiologica qualche distrazione. Ma palo a parte, l'Udinese non ha mai minacciato in modo serio la porta di Di Gregorio. Formazione più "logica" rispetto alle ultime, le scelte di certificano l'intenzione di rimettersi in carreggiata dopo il mezzo passo falso di martedì. Giusta distanza tra i reparti, ognuno aiuta il compagno, aggressione sull'avversario, determinazione. “Vittoria di squadra”, per dirla alla Motta.
Rispetto ai singoli, qualche riflessione. Kalulu è indispensabile per guidare la difesa, come del resto in questa fase Danilo non può partire titolare. A centrocampo è indispensabile Locatelli, interditore top e non solo. La crescita di Thuram è evidente. Splendida l'azione che propiziato l'autogol (meriterebbe l'assegnazione per quanto fatto), da lui parte la seconda rete. Il francese corre, contrasta, all'occorrenza si inserisce. Diventerà importante. Ancora di più Koopmeiners. L'olandese non è al top per via dei postumi della frattura alla costola (gioca con una protezione), ma ha le sembianze del leader. Dà indicazioni ai compagni, intelligenti i suoi movimenti senza palla. Certo, il gol divorato grida vendetta: sotto questo aspetto deve sbloccarsi. La copertina va a Yildiz. Prestazione da trascinatore del diciannovenne turco, condita dalla solita tecnica, alla quale unisce sacrificio in fase di non possesso. Entra in entrambi i gol: assist per Thuram ed è suo il palo sul tiro da biliardo di Savona. Martedì Juve in casa del Lille, si attendono conferme per riprendere la corsa in Champions League.