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5 e 5 – Chi sale e chi scende dopo Pisa-Juventus

di Marco Spadavecchia

Cinque segni più e cinque segni meno. Cinque punti di forza e cinque punti di debolezza o aree di miglioramento: cosa lascia Pisa-Juventus, gara di campionato terminata 2-0 a favore dei bianconeri a casa dei toscani. Chi sale e chi scende nel borsino bianconero.

CHI SALE: I SEGNI POSITIVI

1 – Kalulu: offende e difende, il francese garantisce affidabilità e spinta. Trova la carambola che porta al gol. 
2 – Bremer: sta lentamente tornando ai livelli pre infortunio. E il brasiliano, anche se non è al massimo, fa comunque la differenza.
3 – Zhegrova: il suo ingresso cambia la partita contro il Pisa. Il kosovaro sta crescendo e se migliora la gestione del possesso può diventare un'arma full time per Spalletti.
4 – McKennie: prezioso anche quando non segna e non brilla. L'americano in questo momento è tra gli insostituibili.
5 – La corsia destra: l'ingresso di Zhegrova dà profondità e ampiezza. La presenza di Kalulu è decisiva nella transizione alla fase offensiva. Il vantaggio nasce proprio da quella zona.

CHI SCENDE: I SEGNI NEGATIVI

1 – Cambiaso: partecipa all'azione del gol di Kalulu, per il resto mette insieme diversi errori tecnici e tattici.
2 – Thuram: gioca discretamente in fase di costruzione, impreciso in fase di rifinitura.
3 – Koopmeiners: sulla trequarti è spaesato, meglio arretrato. L'olandese volante è ancora in cerca di stabilità.
4 – Openda: qualche guizzo, ma poca costanza. Il belga si perde strada facendo e non è ancora una certezza per questa Juve.
5 – Il gioco: troppo orizzontale, prevedibile e quindi poco incisivo. Anche dal punto di vista dell'intensità, la Juventus pressa meno del solito nella metà campo avversaria. Le ripartenze e i singoli compensano.


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