Tossani a RBN: “La Juve di Motta ha poco coraggio. Su Koopmeiners e Yildiz. Il problema di Vlahovic...”
Juve impegnata domenica sera a Monza. Dopo il successo in Coppa Italia, serve una svolta anche in campionato, per fermare la lunga serie di pareggi. Motta è chiamato a studiare una formula tattica che dia più forza all'attacco e sotto questo aspetto sono importanti le posizioni di alcuni giocatori, in particolare Yildiz e Koopmeiners. Rispetto a Vlahovic, resta il dubbio se sia o meno un giocatore adatto all'idea di calcio dell'allenatore bianconero. Intanto continua il lavoro in vista del mercato di gennaio. Intesa raggiunta con il difensore slovacco Hancko, manca quella con il Feyenoord. Pare più di una suggestione lo scambio Danilo-Raspadori. Questo ed altro nell'intervento in ESCLUSIVA a Fuori di Juve di Michele Tossani, giornalista e match analyst.
Sull'utilizzo di Koopmeiners e Yildiz, ha le idee chiare Tossani che poi sottolinea il principale problema della Juve: “Credo che l'olandese debba giocare come contro il Cagliari. Il ruolo più adatto per lui è nel centrocampo a due, fermo restando che un domani la squadra potrà passare anche ad una linea a tre. L'olandese deve avere massima di libertà di agire a tutto campo, come del resto gli permetteva Gasperini nell'Atalanta. Quindi Koopmeiners può giostrare sulla trequarti, ma partendo da una posizione arretrata, poi aiutare la fase di non possesso e all'occorrenza anche andare al tiro. Insomma, deve fare il tuttocampista. Il ruolo più congeniale di Yildiz credo sia quello di trequartista centrale, dietro alla punta. Quindi giusto pensare a come posizionare meglio i giocatori, ma a mio avviso il problema principale della squadra di Motta credo sia l'ossessione nel controllare la gara, come fanno il City di Guardiola e il Psg targato Luis Enrique. Ogni giocatore fa fatica a giocare in questa Juve che mi pare sia come una bottiglia di Champagne non stappata. Thiago deve rischiare di più”.
Nel podcast l'intervento integrale