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Barillà a RBN: “Clima stizzoso attorno alla Juve. Il vantaggio di Thiago Motta. Felipe Anderson? Nessun colpevole”

di Quintiliano Giampietro

Tra due giorni bianconeri di nuovo in campo, a Cagliari per il turno di campionato. Servono altri punti per ipotecare la qualificazione in Champions League. Martedì poi sarà la volta della Coppa Italia, con la semifinale di ritorno in casa della Lazio. Allegri sempre in primo piano, rispetto alla conferma o meno, Thiago Motta il probabile sostituto nel caso in cui ci fosse la partenza dell'allenatore livornese. In chiave mercato è sfumato all'ultimo l'affare Felipe Anderson, Giuntoli lavora su altri profili. Per il centrocampo, Koopmeiners in cima alla lista. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve di Antonio Barillà.

Barillà analizza in questo modo il periodo della Juve: “Dopo una fase veramente negativa, qualche segnale di ripresa si è visto. Secondo me la squadra è tornata dentro il perimetro degli obiettivi primari. La crisi è stata importante, come i vari problemi, si respira però un clima a metà strada tra il funereo e lo stizzoso che non capisco. Malgrado tutto, i bianconeri sono al terzo posto e ad un passo dalla finale di Coppa Italia”. Inevitabile parlare di Allegri e del suo futuro: “L'argomento è delicato e ormai ha creato una netta divisione come se esistessero due partiti: i pro e gli anti. Io invece preferisco parlarne con molta tranquillità. L'allenatore livornese può essere criticato, ma sta portando la barca dove gli è stato chiesto a livello di obiettivi. Bisogna tenere conto di alcune situazioni: un mercato povero in cui è arrivato solo Weah, il taglio del monte stipendi, la perdita per colpe non sue di Fagioli e Pogba. Non va dimenticato poi che la società ha risparmiato diversi soldi, anche se questo al tifoso non interessa”.

Nel podcast l'intervento integrale


Antonio Barillà (La Stampa) ospite a "Fuori di Juve"