LEONI PER..AGNELLI – Petizioni, interrogazioni parlamentari e regole interpretate a uso e consumo, ma il campo parla chiaro. Sarri ora sta “conoscendo” Allegri e la Juventus, i tifosi non siano delusi è la strada giusta..
Come si può ridurre il calcio ad una questione puramente arbitrale? Come ci si può ridurre a scrivere migliaia di tweet, post e articoli sempre con gli stessi contenuti? Come si può addirittura pensare di fare una interrogazione parlamentare al Ministro dello Sport? Semplice. È nella natura umana cercare alibi per non vedere quello che non si vuole vedere. È più facile urlare al complotto piuttosto che ammettere di essere anni indietro nella programmazione. È più conveniente che ammettere il fallimento di un progetto. Che siano i tifosi a ridursi alla caccia alle streghe ci può anche stare, che siano i politici a farlo con delle interrogazioni è semplicemente grottesco, ci sono ben altri problemi da risolvere in questo Paese; che siano i presidenti e dirigenti è tristemente strategico (meglio spostare l'attenzione su errori che non dipendono da scelte societarie sbagliate che ammettere queste ultime..), ma che siano gli allenatori e i giocatori è francamente grave. Insomma, per fare un esempio, e visto che le accuse e le interrogazioni sono partite da Napoli, basta ricordare che, ad esempio, nelle ultime 5 partite il napoli ha fatto 6 punti. È colpa degli arbitri? Sicuramente no. È colpa della Juventus? No, la “colpa” della Juventus è trovarsi a +11 su una delle più accreditate concorrenti dopo appena due mesi.
Resiste l'Inter, e sicuramente Conte darà battaglia ai bianconeri fino alla fine, ma questa sfida nella sfida non fa altro che instillare benzina nelle convinzioni di una squadra che per adesso non brilla ma vince senza concedere nulla. Mi sbaglierò, ma vedo anche Agnelli ancora più partecipe, evidentemente tra lui e l'allenatore nerazzurro è cominciata un'altra piccola sfida nella sfida..
Altra sfida era (e resta) quella di Maurizio Sarri: cambiare la Juventus, renderla spettacolare oltre che vincente. Una missione nobile che, tra un po' di tempo, andrà certamente in porto, ma per adesso sembra ed è più la Juventus di Allegri che quella di Sarri. Anche il bravo Maurizio, con grandissima intelligenza, si è calato nella parte di chi siede sulla panchina più vincente d'Italia: questa squadra può scegliere di essere spettacolare o noiosa, aggressiva o attendista, ma non può e non deve prescindere dai risultati. Non preoccupatevi se avete notato una certa involuzione nel gioco, quello che ha fatto vedere la Juventus per un'ora contro il Napoli o novanta minuti contro l'Inter e in alcuni sprazzi di Madrid, era una sorta di anteprima di quello che si potrà apprezzare con più costanza quando le lezioni saranno assorbite e quando i principali interpreti saranno al top della condizione. Ma appena Sarri ha capito che la squadra non è ancora pronta alla trasformazione, ha scoperto la praticità di Allegri: vincere prima di tutto, anche affidandosi agli episodi; l'unica cosa che manca della Juventus dell'ultimo quinquennio è la solidità difensiva, arriverà anche questa insieme a tutto il resto. Ci vuole pazienza ma per ora, sia sulla panchina che davanti ai microfoni, sembra di rivedere Allegri. Questo non deve rappresentare una delusione per quei tanti tifosi assetati di spettacolo, consapevoli (giustamente) che questa squadra possa fare molto di più, che possa strappare consensi oltre che punti, anche per rendere ancora più sterili le polemiche arbitrali di cui sopra, non deve essere una delusione questa Juventus perché è ancora all'inizio del suo nuovo percorso e, nonostante tutto, è lì, prima. Pensate cosa succederà appena (sarà presto così) questa squadra disegnerà il calcio che vuole Sarri. Ci sarà da divertirsi. E se per adesso non vi divertite a vederla “semplicemente” lì in vetta, pensate cosa stanno provando tutti i fautori delle cospirazioni che si sono ridotti alle interrogazioni parlamentari pur di sfogare una repressione da vittorie di chi non vede la luce. Altrove, probabilmente, non si potrà fare di meglio. La Juventus, già prima, può soltanto migliorare...
Vincenzo Marangio – Radio Bianconera
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