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LEONI PER...AGNELLI – Pirlo e la Juve meritano tempo, altrimenti non avete compreso le parole di Agnelli. Fiducia in scadenza invece per i record di Buffon, i momenti no di Bonucci e Bernardeschi....

di Redazione TuttoJuve

Se proprio volete vedere il bicchiere mezzo vuoto dopo tre partite (4 se comprendiamo l'amichevole col Novara), accomodatevi pure. Io ho dato un anno a Sarri per vedere il famoso cambio di passo, le trame ad effetto, gli acrobati e i draghi sputafuoco, e invece sono state più le volte in cui mi sono annoiato pur vincendo, ecco perché voglio fortissimamente dare tempo a Pirlo, alle sue idee che però devono cominciare a cristallizzarsi in un indirizzo preciso senza disperdersi in esperimenti troppo a lungo termine. Resto fermamente convinto che la Juventus è ancora nettamente la più forte, e mi piace che gli altri pensino che non lo sia. Mi piace vedere i tifosi delle altre squadre pensare “questa è la volta buona...la Juventus ha sbagliato allenatore...questo è il nostro anno” per poi, puntualmente, spegnere i sogni di gloria effimera di tutti e vedere trionfare il bianconero. 

Del resto il presidente Andrea Agnelli è stato molto chiaro: “Nel mondo non vedono l'ora di parlare di fallimento di Pirlo....i nostri sono progetti a medio lungo termine”. 

Credo che questo sia in assoluto il progetto più a medio-lungo termine messo in atto dalla Juventus negli ultimi anni, ma anche il più rischioso perché affrontato nel pieno di una stagione condizionata dal Covid-19 sia sul campo che sul calciomercato. Sul progetto tecnico, non ho dubbi: voglio fidarmi di un club capace di dominare per un decennio e che avrà impostato ogni discorso tenendo conto delle difficoltà che altri club per ora neanche vedono e contro le quali si imbatteranno. Anche di Pirlo voglio fidarmi, ma è chiaro che ci sono alcuni punti che Andrea deve inquadrare, risolvere e superare quanto prima.

La prima parola d'ordine deve essere “noi”, la ragion comune che prevale su quella individuale. Pirlo deve avere la forza e maturità di scegliere senza guardare in faccia nessuno: Buffon non deve giocare solo per aggiungere record su record alla sua ormai già straordinaria carriera che però non deve sovrastare l'identità della Juventus, serve un portiere titolare e la difesa deve essene guidata per il 90% delle partite; quindi, caro Buffon, massima stima e riconoscenza per tutto quello che hai dato ma ora il titolare è Szczęsny. E Bonucci non deve giocare per forza perché è l'unico capace di impostare il gioco da dietro, appena rientrerà De Ligt mi aspetto che Leo sappia mettersi da parte riconoscendo di aver perso parecchie sicurezze, chi ama la Juve non deve voler giocare per forza. E Bernardeschi... C'è un limite che probabilmente è stato superato. Se non hai visione totale del campo, non puoi impostare, se da esterno alto non ti viene in mente di meglio che tornare indietro invece che cercare la porta allo sfinimento, non puoi fare l'ala alta. E queste non sono cose che ti possono insegnare, queste sono cose che o hai, oppure non hai. Vedi Chiesa: 2 allenamenti e l'assist decisivo a Morata come viene fuori? Accelerazione sulla destra palla bassa in mezzo. Semplice, intuitivo, matematico. Ma o ce l'hai o non te lo possono insegnare. Quando tornerà Alex Sandro, Bernardeschi, per quello che penso io, deve prepararsi ad un ruolo da riserva in attesa che venga individuato di meglio sul mercato. Alla Juventus non puoi avere più possibilità di quante ne abbia già avute l'ex viola. E lo dico con tutto il rispetto per l'uomo ma con l'onestà dell'osservatore obiettivo. Per il resto ci vuole tempo ma sono estremamente curioso del ritorno di Dybala e magari di capire anche perché non è stato impiegato neanche dieci minuti a Crotone. Dopo Ronaldo il nostro top player è la Joya, sono davvero ansioso di scoprire quale ruolo e interpretazione ha ritagliato per lui Pirlo. Perché oltre che della società, voglio fidarmi anche dell'allenatore. 

Tempo al tempo, fin quando ci sarà tempo....

Vincenzo Marangio – Radio Bianconera

Twitter - @enzomarangio


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