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LEONI PER...AGNELLI – La giusta gestione di Szczęsny e la disponibilità di Ronaldo scambiata per insofferenza. Vi piaccia o no, la Juventus con Allegri è in ottime mani...

di Redazione TuttoJuve

Allegri è tornato alla Juventus per ricordare ai giocatori che ne fanno parte che vincere è l'unica cosa che conta. L'unico obiettivo. Che frega poco sul come, l'importante sono i tre punti. Qundi se per vincere serve lasciare Ronaldo in panchina, allora Cristiano dovrà accettare serenamente la panchina. Se per vincere Szczęsny deve buttare il pallone in tribuna, allora deve farlo. Perché alla fine non si conteranno quanti passaggi precisi hai fatto, o quanti deiblling o quanti ricami, alla fine gli unici numeri che contano sono i punti che porti a casa. E questo vale per Szczęsny e per i compagni di reparto e anche per i centrocampisti e gli attaccanti. Per tutti.

Coreggere questo e tutti gli altri bug di sistema dopo due anni di “virus da bel gioco” non è semplice, ci vuole tempo e pazienza, sarebbe troppo facile pensare che bastano 2 settimane scarse di lavoro per rivedere tutto come prima.

È chiaro che Allegri abbia subito preso consapevolezza dei giocatori a disposizione e cucito l'abito su misura: la presenza di elementi come Kulusevski, Chiesa, Ronaldo, Cuadrado e Dybala t'impongono di sfruttare le loro capacità contropiedistiche per rendere letale la Juventus, consapevole che se, però, queste caratteristiche non si sposano con l'equilibrio che garantisce la doppia fase, allora la squadra si ritrova scoperta e vulnerabile. Quindi anche i vari Chiesa e Kulusevski devono impegnarsi a garantire impegno difensivo se vogliono essere sfruttati per le loro caratteristiche da letali contropiedisti.

Questo il cuadro e il lavoro che aspetta Allegri cui si sono aggiunti anche la gestione Ronaldo e Szczęsny. Mettiamo da parte, per ora, CR7, ci torniamo dopo. Parliamo del portiere polacco che ha deciso in negativo la prima di campionato. Giudicare il calciatore è legittimo, insultare oppure offendere l'uomo non lo è mai, quindi anche in questo bisogna essere equilibrati e giusti.

Szczęsny non è un top portiere, soprattutto negli ultimi due anni, in tanti hanno attaccato Allegri e la società per non aver colto l'occasione Donnarumma. Facciamo chiarezza: Donnarumma sarebbe stato una vera occasione solo in caso di scadenza del contratto di Tek o di offerte da altre squadre per lui, ma in assenza di proposte, e visto soprattutto l'alto ingaggio del portiere polacco, sarebbe stato impossibile per la Juventus (che non ha le casse del PSG) avere un peso di 20 milioni di ingaggio solo per i due portieri. Una follia. Se vogliamo, quindi, l'errore sta a monte, quando fu rinnovato a 7,5 milioni il contratto del portiere fino al 2024. Cosa fare dopo un inizio così difficile? In tanti vorrebbero la crocifissione in sala mensa o l'esclusione dalla rosa per dargli una lezione. Sbagliato. Più che riprenderlo mentalmente, lo distruggerebbe e la Juventus non se lo può permettere. La cosa giusta da fare è ciò che ha già cominciato a fare Allegri: bastone e carota. Fargli arrivare, tramite i microfoni, un messaggio di fiducia nelle qualità e un consiglio\ordine di non cimentarsi più in complicati dribbling in zona rossa e piuttosto spazzare fuori dallo stadio i palloni pericolosi. Poi, sicuramente, si lavorerà a lungo anche sulle prese basse e magari potrebbe tornare utile fargli sentire la concorrenza di Perin. Ma procedere con la fustigazione ai primi errori dopo una sola partita (mettendo da parte l'anno scorso) sarebbe solo deleterio e inutile.

Capitolo Ronaldo. L'ho scritto l'ultima volta: non aspettatevi dichiarazioni di amore eterno da uno come lui, ma una cosa CR7 la garantirà sempre, la professionalità. Quella professionalità che ieri è stato un forte schiaffo in faccia per tutti coloro ci vedevano nella sua esclusione da parte di Allegri un segnale d'addio piuttosto che un aver accettato il nuovo ruolo disegnatogli dal tecnico livornese e cioè di essere valore aggiunto della Juventus. Anche partendo dalla panchina nelle partite da cui può dare un decisivo apporto entrando nella mezz'ora finale. Ed infatti, se non fosse stato per i soliti centimetri sanciti dal Var, il piano sarebbe andato in porto con il gol a tempo scaduto di Ronaldo nel finale. Un gol che avrebbe avuto un peso enorme. Un gol festeggiato non solo senza polemica ma con l'abbraccio dei suoi compagni pronti a riconocerlo come leader. Alla faccia di chi lo vede ansioso di andar via.

Siamo solo alla prima giornata, è meglio che si continuino a palesare adesso i bug di sistema in modo da poterci mettere mano per risolverli quanto prima. Non sarà Re Mida, ma la Juventus con Allegri è in buone mani...

Vincenzo Marangio – Radio Bianconera


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