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ESCLUSIVA TJ - Fiorenzo Treossi: "Cesena ama la Juve, domenica i tifosi hanno esultato più al gol del Bologna che al nostro. Iaquinta, l'inattività ha pesato"

di Gaetano Mocciaro
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Il team manager del Cesena Fiorenzo Treossi ci introduce al testacoda della Serie A fra i romagnoli e la Vecchia Signora. In esclusiva per TuttoJuve.com

Fiorenzo Treossi, non ci sono davvero speranze per questo Cesena contro la Juve?

“Vedendo i ritmi che la Juve ha penso ci siano poche speranze anche se ultimamente il Cesena si sta comportando bene, concludendo in maniera dignitosa il campionato. Con il 2-2 contro il Palermo siamo a cinque risultati utili consecutivi, nonostante siano tutti pareggi”.

Paradossale ma vero, la squadra non avendo ormai nulla da perdere ha iniziato a giocare meglio

“Suppongo di si. Qualcuno si è sentito più sciolto, più libero e le cose sono riuscite meglio”.

Nel Cesena è arrivato a gennaio Vincenzo Iaquinta. Poteva essere la sua occasione per dare una mano al Cesena e riscattarsi dopo le ultime stagioni, ma ancora una volta gli infortuni l’hanno frenato

 

“Iaquinta è un giocatore che non scopriamo di certo adesso per le sue grandi qualità tecniche. Si è presentato da noi in maniera eccezionale non solo per il gol fatto alla Lazio ma per la maniera in cui affrontava i novanta minuti. Un giocatore per noi importante, ma quando stai inattivo un anno qualche risentimento a livello muscolare viene fuori”.

Cesena ha molti tifosi juventini. A livello ambientale stavolta potreste essere come in trasferta

“Per rendere l’idea dell’amore che c’è a Cesena per la Juve dico solo ciò che è successo domenica: Santana segna per noi contro il Palermo, tra l’altro un gol fantastico, e c’è il boato. Passa qualche minuto e il tabellone indica il gol del vantaggio del Bologna contro il Milan: il boato dello stadio è stato di molto superiore. La cosa ancor più paradossale è che si è arrivati a vedere il pubblico cesenate talmente felice per la Juve che ha esultato per un gol di una squadra, che per motivi campanilistici come i rossoblù, è tradizionalmente rivale”.

Lei prima di intraprendere la carriera dirigenziale è stato arbitro. Come giudica l’operato dei direttori di gara soprattutto nei confronti di Milan e Juventus?

“Le dirò: quando arbitravo i giudizi degli ex direttori di gara mi davano molto fastidio. Perché ritengo che un arbitro sia in grado di capire le difficoltà di una partita e le decisioni che prende. Quindi preferisco non esprimermi ed è giusto che li lasciamo lavorare serenamente. Dire se sia stata più penalizzata la Juve e il Milan lascia il tempo che trova”.


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