QUI MONZA - Palladino: "Non ho ancora pensato a chi giocherà in attacco contro la Juventus, in porta spazio a Cragno"
Al termine della gara con la Cremonese, vinta 3-2 dal Monza, il tecnico dei brianzoli Raffaele Palladino ha parlato in conferenza stampa. Queste le parole riportate da TuttoMercatoWeb.
Dopo una buona prestazione, dal 65' la squadra è andata in affanno. Che è successo?
"Sono d'accordo con l'analisi, tenevo tanto a questa partita perché sapevo che la Cremonese poteva metterci in difficoltà. I ragazzi sono stati perfetti nei primi 60-65', siamo andati in vantaggio e sembrava avessimo la partita in assoluto comando e invece ci siamo abbassati un pochettino, anche per merito dellaa Cremonese che ci ha messo in difficoltà. Questa è la Serie A, non mi è piaciuto che abbiamo smesso di giocare e poi ovviamente abbiamo sofferto i traversoni perché ci siamo abbassati tanto. Dobbiamo essere tutti soddisfatti perché abbiamo fatto una grandissima parttia, mi è piaciuto soffrire con i ragazzi e ho perso dieci anni di vita. Questa è la vittoria dei ragazzi".
Come si spiega il calo del finale e la sostituzione di Birindelli?
"Era ammonito e avevo paura che prendesse un altro giallo, essendo esterno il rischio c'era e non volevo assolutamente giocare in dieci. Come dicevo prima l'approccio è stato ottimo, credo che non ci sia stato un calo del Monza ma una crescita della Cremonese. Abbiamo sofferto le palle aeree su Ciofani e se ti abbassi qualcosa lo puoi concedere. Sono stati bravi a farci gol, dovevamo essere più bravi nelle ripartenze. Va dato merito alla Cremonese, ci sono cose su cui lavoreremo in settimana".
Come giudica il reparto offensivo di oggi? Chi schiererà contro la Juventus?
"Sono felicissimo del lavoro degli attaccanti, soprattutto in fase di non possesso. Se lavori così per la squadra e riesci a sostenerla possiamo avere occasioni da gol e così siamo riusciti ad andare a segno. Sono davvero felice per Caprari, gli mancava il gol e lo cercava da parecchio e ha fatto un'ottima prestazione. Gli avevo detto che poteva essere il nostro acquisto di gennaio. Anche per Petagna presto arriverà il gol. Non ho ancora pensato alla Juventus, vediamo chi recupera".
A inizio campionato Cremonese e Monza erano insieme nel fondo della classifica. Cosa ha fatto per sbloccare i suoi?
"La partita della svolta è stata quella con la Juventus, che ci ha dato consapevolezza, slancio ed entusiasmo. Io ho lavorato su quello e non mi son inventato nulla, ho voluto dare quello ad un gruppo in difficoltà mentale e le tre vittorie hanno fatto sì che potessimo percorrere una strada. Poi ci abbiamo messo dei principi di gioco, lavoro intensità e lavoro fisico. La squadra cresce partita dopo partita, di questo sono stra felice. Non dimentichiamoci che siamo una neopromossa, è un percorso di crescita quello che stiamo facendo e ci tengo a dire che per noi la salvezza equivale a uno scudetto. Dobbiamo cavalcare l'entusiasmo, ma non distogliere l'attenzione dall'obiettivo".
Quanto pensava che il Monza potesse giocare in questo modo, creando tanto e con qualità?
"Credo che questa sia stata la partita in cui abbiamo giocato "meno bene" tecnicamente, c'erano tante palle sporche perché sapevamo che la Cremonese poteva farci giocare male e veniva a prenderci uomo contro uomo. Sicuramente potevamo fare meglio sotto il profilo del gioco, io ho visto dopo una settimana a Monzello che conoscevo già bene la squadra e avevo a disposizione giocatori di qualità. Quando è così devi metterli nelle condizioni migliori, loro sono bravissimi e amano giocare a calcio e per me è stato tutto facile. Non siamo squadra da pallonate in avanti perché non abbiamo queste caratteristiche".
Quanto ha pesato l'esperienza in A dei suoi giocatori?
"La A è completamente diversa dalla B ed è stata fondamentale la loro esperienza. All'inizio la squadra ha subito un po' il salto di categoria. Ovviamente avere Pablo Mari, Izzo, Pessina, Petagna, Caprari, gente che ha già affrontato la categoria ti aiuta e permette di gestire i momenti della gara come successo oggi. La Serie A è bella anche per questo motivo, servono però anche giovani che completino la rosa".
Si aspettava di andare in vantaggio così presto? Come commenta l'intervento di Birindelli su Pickel?
"Ho visto che l'intervento di Birindelli è stato duro e deciso, non ho visto bene la dinamica perché pensavo più a ripararmi io dall'irruenza dei due giocatori. Chi l'ha visto avrà valutato meglio di me. Per la prima domanda, mi aspettavo di partire forte e ci tenevo. Mi aspettavo che anche la Cremonese partisse forte e volevo mettere sul binario giusto l'inerzia della partita, siamo stati bravi a sfruttare ogni minima occasione e siamo contenti della prestazione".
Parla sempre di salvezza, ma la classifica dice che il Monza può puntare ad altro.
"A me piacciono le pressioni, le amo e altrimenti non sarei venuto qui. Non dimentichiamoci che siamo una neopromossa, abbiamo una proprietà ambiziosa ed è giusto ricordare che la salvezza per noi vale tantissimo. Il primo anno in A è quello più difficile per gestire il salto di categoria. Capisco l'entusiasmo e l'orgoglio, ma non voglio assolutamente pensare ad altro. Se e quando ci salveremo penseremo al resto".
Di Gregorio è stato decisivo nel finale e ha dimostrato perché gioca al posto di Cragno
"Cragno è un giocatore fenomenale, il nostro primo tifoso. Incita e aiuta i compagni, sicuramente è un'anomalia per una neopromossa avere due portieri così forti, per me è una fortuna perché hanno uno spessore umano incredibile. Purtroppo quello del portiere è un ruolo delicato, io ho fatto delle scelte e Alessio lo sa. Non vedo l'ora di dargli spazio, so che sta soffrendo. Giovedì ci sarà spazio per lui".