QUI CITY - Pep Guardiola ammette in modo brutalmente onesto il momento di crisi continua
Il Manchester City non vince da sei partite e domenica affronterà il Liverpool, primo in classifica, in una partita che avrà ripercussioni sulla Premier di questa stagione. Pep Guardiola ha ammesso che il suo passato di successi al Manchester City è l'unica cosa che lo salva dal licenziamento.
Il City affronta domani il Liverpool, leader della Premier League, dopo una serie di sei partite senza vittorie, con cinque sconfitte consecutive e un pareggio: il peggior periodo della carriera manageriale di Guardiola. In qualsiasi altro top club europeo, Guardiola sarebbe stato quasi certamente licenziato, e il capo del City ammette che questo destino gli è stato risparmiato solo dopo aver vinto 18 trofei in otto anni.
“In questa squadra di calcio devi vincere e, se non vinci, sarai nei guai”, ha detto Guardiola in vista della trasferta di Anfield. So che la gente dice: “Perché Pep non è nei guai, perché Pep non è stato licenziato?”.
“Quello che abbiamo fatto negli ultimi otto anni è il motivo per cui ho questo margine. La gente si affida a me, la gerarchia, tutte le persone. Non è normale nei grandi club avere i risultati che abbiamo avuto, ma dobbiamo accettarlo. Quello che è certo è che voglio restare. Voglio farlo. Ma nel momento in cui sentirò di non essere positivo per il club, arriverà un altro [manager]. Deve essere così”.
Il City, secondo in classifica, ha otto punti di distacco dal Liverpool e, in caso di vittoria domani della squadra di Arne Slot, il distacco potrebbe salire a 11 punti, aumentando il vantaggio nella corsa al titolo. Guardiola ha riconosciuto che in questa stagione il City non ha raggiunto gli standard imperiosi degli anni precedenti, ma ha detto ai suoi giocatori di rialzarsi e di non piangersi addosso.
“Quando le dinamiche sono buone, è sempre più facile”, ha detto Guardiola. “Ma bisogna accettare la situazione che abbiamo. L'unica cosa che possiamo fare, ho imparato in tutta la mia vita, è andare avanti. Nei momenti belli e in quelli brutti, questo è ciò che bisogna fare”.