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Roma Femminile, Glionna: "Le polemiche dopo la sfida contro la Juve? Mi è dispiaciuto, non è stata una cosa di campo"

di Alessandra Stefanelli

“Venivo da due anni di prestito, praticamente quando mi hanno messo davanti le possibilità che avevo e tra queste c’era anche la Roma, ci ho pensato poco e niente nel sceglierla. Riguardo la scelta non ho avuto dubbi perché anno dopo anno il mio obiettivo principale è sempre quello di crescere, quindi venendo prima da Verona e poi da Empoli, ovviamente era un salto importante e un miglioramento inevitabile e per questo ci ho messo poco a scegliere la Roma”. L’attaccante della Roma Femminile Benedetta Glionna ha rilasciato una lunga intervista a Vocegiallorossa.it raccontando la sua esperienza con la squadra della Capitale con cui ha vinto il suo terzo Scudetto complessivo, ma il primo nella storia della società: “Anche i primi due sono stati importanti, soprattutto il primo, perché era tutto nuovo per me, avevo 18 anni e l'anno prima giocavo in Serie C e sono cose che non dimenticherò mai. Secondo me è vero che vincerlo qua è diverso perché è un’emozione completamente unica. Non so come spiegarlo, è un’emozione diversa perché è vissuto tutto a 360°. Quando firmi per una squadra come la Roma ti arriva subito l’impatto della gente, l'impatto  dell’appartenenza a questa società e a questa maglia. Vincere in un ambiente che nel Femminile non aveva mai vinto e nel maschile aveva vinto solo tre scudetti è diverso perché è più emozionante”.

È stato il primo scudetto da calciatrice professionista: ha un peso differente? È cambiato qualcosa con il professionismo?
“Sono sincera, per me, ma penso per tutte le ragazze, a parte le cose burocratiche della società, per noi è cambiato poco e niente, perché dal punto di vista dell’atteggiamento, come ci comportiamo, le ragazze più grandi da anni, noi da un po', ci siamo sempre comportate come professioniste dal primo minuto in cui entri in campo, fino all’ultimo. Per noi ovviamente è un riconoscimento molto importante che aspettavamo da molto tempo. Dal punto di vista pratico non cambia molto. È stato un passo importantissimo a livello mentale questo tipo di riconoscimento".

Tante tue compagne hanno detto che la vittoria contro la Juventus vi ha dato la consapevolezza di vincere il campionato, ma è stata una vittoria arrivata nella parte finale del campionato. Adesso che lo scudetto è archiviato e la scaramanzia è finita, c’è stato un momento dell’anno dove hai pensato che fosse l’anno giusto per vincere?
“Se devo essere sincera, fin dall’inizio. Rispetto all’anno scorso, già dal precampionato e dalla preparazione, vedendo come ci allenavamo, la speranza di provarci c’era già. Quest’anno è stato diverso perché partita dopo partita le abbiamo affrontate nella stessa maniera, il nostro atteggiamento iniziale è stato sempre lo stesso, questa mentalità ci ha portato a fare un cammino del genere. La partita contro la Juventus è stata liberatoria perché ci ha avvicinate di un soffio alla vittoria del campionato, però penso anche a quella vinta 1-0 in casa della Sampdoria oppure l’1-0 al Sassuolo, anche il 3-2 al Parma. Ci sono state tante partite sofferte che però tutte insieme ci hanno portate a fare un cammino del genere”.

Il 4 giugno ci sarà la finale di Coppa Italia contro la Juventus. C’è stata un po’ di polemica nell’ultimo precedente, si è passati da Bonansea che ha dichiarato di tifare Roma in Women’s Champions League alle accuse (infondate, ndr) di Rosucci: come hai vissuto tutto questo essendo anche una ex? Un ulteriore segno della crescita della forza della Roma? 
“A me è dispiaciuto a prescindere per il contesto. Sono cose che sono uscite dopo la partita, non è stata una cosa di campo dove, quest’anno, in particolare, ce la siamo giocata un po’ di più. Poi in campo ognuno punta sempre a vincere e quindi c'è sempre quell'agonismo e quella rivalità che però finisce lì per quanto riguarda me. In quella squadra ho delle amiche per cui nutro stima e rispetto".

Come state vivendo l’attesa della finale di Coppa Italia?
“Per ora ci stiamo concentrando su queste ultime partite come abbiamo fatto sempre tutto l’anno: pensando partita dopo partita. Ovviamente sarà una finale importante, cercheremo di raggiungere un altro nostro obiettivo ma per ora lavoriamo giorno dopo giorno”.

Hai il contratto in scadenza nel 2024. Hai già iniziato a parlare di rinnovo? Ti vedi a lungo nella Roma?
“Posso dire che ora sto molto bene, è un ambiente sereno e mi sento molto tranquilla. Ti permette di crescere e migliorare che è il mio obiettivo principale, per ora sto bene e per il futuro vedremo”.

Credi nella convocazione per il Mondiale in Australia e Nuova Zelanda? Qual è l’obiettivo che ti sei prefissata e quale può raggiungere l’Italia?
“Sto cercando di lavorare per avere una possibilità di essere convocata, vedremo a fine campionato nel pre-raduno se ci sarò. Spero di poterci essere. Vogliamo passare il girone, poi dopo non lo so”.


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