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Undici metri - Juve sospesa tra trionfo e fallimento. Non si ripeta errore fatto con Gabbiadini. A giugno tre grane da affrontare

di Brian Liotti

Cari amici siamo nella fase cruciale della stagione e la Juve dopo la gara di campionato contro l’Atalanta prepara l’impegno di Champions contro i tedeschi del Borussia Dortmund.  Occorre fare una considerazione: i bianconeri si trovano in un momento davvero strano, quasi sospesi, con traguardi che sembrano vicini ma non che lo sono affatto. Vi confesso che sono molto preoccupato perché da più parti sento dire che la Juve da settimane ha messo in ghiaccio il campionato. Ho letto e sentito che lo scudetto è vinto, che per le altre squadre, non ci sono margini di rimonta. Sciocchezze! Se n’è accorto anche Allegri che in settimana si è giustamente incavolato perché ha notato da parte di qualcuno un senso di appagamento che è ingiustificato. Ultimamente la Juve ha perso brillantezza e “fame”. Si rischia un fallimento totale se si perde la cattiveria agonistica proprio adesso e non si ricomincia a correre e a schiacciare il piede sull’acceleratore. Siamo a febbraio e niente è stato vinto. Lo scudetto non è affatto sicuro, mancano un’infinità di gare e fondamentale sarà non perdere a Roma. La gara dell’Olimpico sarà un altro passaggio cruciale. Se la Juve dovesse uscire indenne dall’Olimpico avrà fatto un altro piccolo passo verso lo scudetto ma ci vogliono calma e gesso.  

Lo ripeto da mesi e lo faccio anche adesso, l’obbiettivo della Juve deve essere il quarto scudetto di fila. E’ inutile sognare la Champions, occorre essere realisti. Non facciamoci illusioni, in Champions gli uomini di Allegri hanno si la possibilità di passare il turno ma onestamente non hanno i mezzi tecnici ed economici per competere con corazzate come il Real, il Barcellona, il Chelsea, il Bayern, il Psg. Bisogna lottare e cercare di passare il turno ma non bisogna dimenticare che il reale obbiettivo degli uomini di Allegri deve essere il campionato e magari la doppietta Campionato - Coppa Italia. Sarebbe in questo caso una stagione trionfale. Nessuno tra tifosi e addetti ai lavori si sarebbe aspettato a questo punto della stagione di essere in testa al Campionato e in corsa sia in Champions che in Coppa Italia. Allegri ha smentito gli scettici, si è dimostrato capace, intelligente, camaleontico adesso però deve dimostrare di essere davvero un vincente, come lo è stato Conte prima di lui.  

Ultima riflessione che faccio è sul mercato. Sarà pure un caso e non abbiamo la contro-prova ma da quando hanno riempito di elogi Pogba e hanno cominciato a metterlo nel tritacarne delle trattative (i famosi 100 milioni), il suo rendimento è calato. Il ragazzo ha perso un po’ le misure e ha smarrito  l’equilibrio che lo contraddistingueva. Gioca spesso di fino, tenta sempre la giocata  a volte la forza e non gioca semplice. Pogba è un potenziale campione ma non è ancora un fuoriclasse, non è Zidane per intenderci. Lasciate in pace Pogba ! Lasciate crescere questo campione. In questi mesi il francese deve cercare di stare tranquillo.  Paul farebbe bene a restare almeno un altro paio di anni alla Juve e continuare il suo percorso di crescita, anche perché se oggi vale 100 milioni tra uno o due anni magari potrebbe valere anche di più.

Marotta e Paratici sul mercato si stanno muovendo bene e hanno  già preso o opzionato il meglio che c’è in Italia ( Rugani, Sturaro, Zaza, Berardi), tutti giovani e italiani. Spero proprio però che non commettano con Berardi l’errore di valutazione che è stato fatto con Gabbiadini ceduto a cuor leggero al Napoli. Sento dire che forse la Juve non riscatterà Berardi lasciandolo al Sassuolo che potrebbe darlo alla Fiorentina, no dico ma siamo matti ? Berardi è un crack, è giovane, forte, perché lasciarlo al Sassuolo o darlo alla Viola ? Davvero certe cose non le capisco. A giugno ci saranno 3 grane da affrontare: il dopo Tevez ( che potrebbe andar via con un anno di anticipo), il dopo Pirlo (che comincia ad avere una certa età) e un portiere capace gradualmente di sostituire un totem come Buffon.  Di mercato comunque parleremo a tempo debito, ora testa al Borussia e poi tutti a Roma, arriva il momento cruciale della stagione e Allegri e la Juve non possono  toppare. Fino alla fine, fino al prossimo successo…


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