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Undici metri - Basta scherzi, con la Samp è una finale. Sarri ha le sue colpe, ma per le rivoluzioni serve tempo. In Champions con ottimismo, giochi apertissimi con nuova formula

di Brian Liotti

Il primo match ball scudetto è bello che andato. La Juve ha perso a Udine facendosi rimontare per l’ennesima volta, dopo un primo tempo ordinato in cui sembrava avere il controllo della gara con il vantaggio firmato da De Ligt. La ripresa invece per Sarri e i suoi è stata da incubo. Complimenti all’Udinese che ci ha creduto e ha capito che poteva colpire e fare male alla Juve, e così è stato.
Sia chiaro, i bianconeri sono ancora padroni del proprio destino, la festa scudetto è solo rimandata ma bisogna fare 3 punti e di questi tempi e con questa Juve sembra quasi un’impresa titanica.


Domenica sera allo Stadium arriva la Samp che potrà giocare serena e senza particolari patemi di classifica e questo è un fattore da tenere in considerazione. La Juve delle ultime settimane è un rebus e non lascia tranquilli: la squadra sembra svuotata, stanca, a volte svogliata, e prende una valanga di gol. Anche la condizione fisica appare precaria.

Insomma il rendimento è diverso da quello di una squadra che starebbe per vincere il campionato. Se non ci si dà una svegliata, si rischia di compromettere uno scudetto già in pugno. Pochi scherzi e concentrazione massima, con la Samp è come una finale, è decisiva.

In generale noto che il clima intorno alla Juve non è dei migliori, l’aria è pesante. 
Come prevedibile si è aperto il processo a Sarri, mai troppo amato da certa critica e certi tifosi. Sarri ha le sue colpe è fuori discussione, ma bisogna considerare che la Juve (pochi lo mettono in evidenza) sta mutando pelle, sta compiendo un passaggio anche generazionale importante (pensate all’innesto di giovani che dovranno dare il cambio alla vecchia guardia), e sta cercando di cambiare filosofia calcistica e modo di giocare. In pratica la Juve sta operando una vera rivoluzione e nessuna rivoluzione è avvenuta dall’oggi al domani.


Normalmente in una fase così delicata di passaggio come questa, si dovrebbe mettere in preventivo anche il rischio di non vincere e invece la Juve anche se a fatica continua a farlo ed è ad un passo dallo scudetto, il nono di fila.


Avrà pure tantissimi problemi, non sarà la squadra scintillante che tutti si aspettavano ma è pur sempre prima in classifica. A volte leggendo certi commenti e certe critiche sembra quasi di commentare una squadra a metà classifica e fuori da tutto.


Credo occorra molto equilibrio e molta calma anche nei giudizi. Che poi il progetto Sarri possa andare avanti o meno lo deciderà la società anche considerando ciò che avverrà ad Agosto in Champions ma onestamente non credo che Sarri venga scaricato (a meno di cataclismi, leggasi perdere uno scudetto in pratica già vinto). Lo impone anche un ragionamento: quest’Estate ci sarà pochissimo tempo per la preparazione ed il ritiro precampionato, e ripartire con un nuovo tecnico potrebbe essere ancora più rischioso.
Credo che per giudicare il lavoro di Sarri occorrano almeno due anni e soprattutto che si debba dare al tecnico una rosa adatta ai suoi dettami e al suo modo di giocare.


Oggi i problemi della Juve sono soprattutto in due settori: centrocampo ed esterni di difesa. Il centrocampo della Juve necessita di un restyling pressoché totale.
Il solo Arthur appena preso dal Barcellona non basta: servono chili, personalità, carattere. Leggasi serve un campione lì in mezzo. Per non parlare degli esterni di difesa. Alex Sandro è in evidente difficoltà e già da parecchio, a destra Danilo non sembra offrire garanzie. Il solo Cuadrado non può bastare, occorre intervenire. Altro problema (e lo scrivo da settimane) è la mancanza di una prima punta di peso in panchina, con Higuain spesso fuori uso la coperta davanti diventa cortissima.

Sarri sa bene che la sua squadra è la più forte di tutte come rosa ma anche una squadra imperfetta con problemi evidenti. Arrivare al traguardo in Campionato sarebbe fondamentale anche per potersi poi concentrare sulla Champions.

Superare il Lione per accedere alla Final Eight, questo sarà l’obiettivo. Poi con la nuova formula e le partite secche ad eliminazione diretta (senza andata e ritorno) ci si può divertire. Con questa formula potrebbe anche non vincere la squadra sulla carta più forte ma quella che riuscirà a fare filotto. E anche una squadra imperfetta e fortissima come la Juve nelle gara secca può battere chiunque, quindi occorrono calma, fiducia e un po’ di ottimismo.

Archiviare la pratica scudetto Domenica deve essere il primo step, per farlo servono grinta, rabbia agonistica e voglia di vincere, cosa che nelle ultime gare non sempre si sono viste. Fino alla fine.


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