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Undici metri - Aperto processo a Sarri, ma la sentenza solo a fine stagione. Il "possesso" non basta più, il tecnico si aggrappa al Pipita

di Brian Liotti

La Juve ha visto svanire il secondo trofeo stagionale. La finale persa (ai rigori) contro il Napoli è stata una botta pesantissima. E’ vero che ci sono ancora scudetto e Champions da giocare, ma è la condizione generale dei bianconeri a non indurre all’ottimismo.

La Juve in due gare contro Milan e gli uomini di Gattuso ha prodotto pochissimo giocando sotto ritmo e senza quella “rabbia agonistica” che serve in determinati momenti della stagione. Complimenti al Napoli che ha dimostrato più della Juve di volere la Coppa Italia e che avrebbe meritato già nei 90 minuti regolamentari di vincere.
La domanda da porsi adesso è questa: che sta succedendo alla Juve?
E’ chiaro che le attenuanti sono tante, ci sono stati 90 giorni di inattività causa Covid-19 ma questo “problema “ ce l’hanno tutte le squadre. A parer mio, ciò che deve preoccupare è soprattutto la sterilità offensiva di una squadra piena di campioni ma che è apparsa quasi senza anima.
Si è aperto (come prevedibile) il processo a Sarri e al Sarrismo. Credo che le somme occorra tirarle a fine stagione. Di certo i bianconeri non possono permettersi altri passi falsi.
Anche rivincere il campionato non sarà semplice con l’affamata Lazio ad un punto e l’Inter non troppo indietro da poter essere considerata fuori dai giochi.
Poi ad Agosto ci sarà la Champions e lì occorrerà farsi trovare pronti di testa e di gambe.
Nel mentre si decideranno le sorti del Campionato, si giocherà senza soste ogni 3 giorni e prevedo risultati anche a sorpresa.
Sarri vive forse il momento peggiore da quando è sulla panchina della Juve. I bianconeri sono davanti ad un bivio: riprendere spediti un cammino vincente o veder sgretolarsi anche il campionato. Sarebbe davvero una iattura.
Sarri nei prossimi 3 mesi si gioca la conferma, ma ha la possibilità di far ricredere gli scettici e cominciare a vincere anche in Italia qualcosa di importante.
La possibilità di riprendersi c’è, a patto che la squadra ritrovi un’anima e una forma fisica accettabile.
Non basta avere il possesso palla per vincere le gare: occorrono movimenti senza palla, inserimenti, applicazione, grinta. Tutte cose che alla Juve nelle ultime due gare sono mancate. Come se non bastasse piove sul bagnato con due stop pesanti: Khedira (l’ennesimo problema muscolare) e Alex Sandro. Davvero un bel guaio.
La speranza è che Sarri possa ritrovare a breve Higuain. Il Pipita è l’unica vera punta di ruolo presente in rosa ed è imprescindibile. Serve come il pane un riferimento avanzato ma la cosa che serve più di tutte è riattaccare la spina.
Leggo di processi e critiche a Sarri, molti cominciano a preoccuparsi. Personalmente sono convinto che la stagione possa ancora regalare grandi soddisfazioni ai bianconeri ma l’ambiente deve crederci ed essere carico.
Non si può mollare adesso. Questa è stata una stagione strana, particolare ma ancora tutto è in ballo.
Il fatto di potersi concentrare ora solo sul Campionato potrebbe essere un vantaggio, così come potrebbe essere un vantaggio arrivare a giocarsi la Champions ad Agosto quando la condizione dovrebbe essere decisamente migliore. Con la nuova formula delle Final Eight occorrerà essere pronti e arrivare in forma e con la carica mentale giusta.
In fondo sarebbero solo 4 gare fino al traguardo, si tratta di riuscire a centrare 4 gare impeccabili per arrivare alla Coppa, un’occasione più unica che rara. Si giocherà poi in Portogallo a casa di Cr7, un motivo in più per non sfigurare.
Non è questo il tempo dei processi, quelli si faranno a fine stagione quando si tireranno le somme. La prossima tappa è Bologna, lì capiremo se Sarri e i suoi sono in crisi nera o se avranno ripreso il cammino. Di certo la partita contro gli uomini di Mihajlović è forse una delle gare più delicate della stagione, topparla potrebbe far cadere i bianconeri in un vortice pericolosissimo.  


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