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Thiago Motta sta anticipando i tempi usando i giovani. Meglio così che buttando via soldi inutilmente

di Andrea Losapio

Thiago Motta sta facendo bene. Forse non benissimo perché i tre 0-0 di fila sono un segnale, però lo sono anche gli zero gol subiti in sei partite. Contro il PSV Eindhoven non ha avuto grandi problemi, con il Napoli non ha preso tiri in porta - ma neanche creato occasioni straordinarie per accaparrarsi la vittoria - e ora ci sarà il Lipsia. Squadra complicata da affrontare e, più in generale, di ottimo livello. Dal punto di vista tecnico è una possibile vincitrice dell'Europa League, come l'Atalanta. Anche come idea di calcio, offensiva e divertente, la ricorda molto. Ha vinto contro il Bayer Leverkusen dopo un anno (e passa) di non sconfitte per la squadra di Xabi Alonso in Bundesliga. Quindi bisogna stare all'occhio, pur probabilmente avendo i favori del pronostico. D'altro canto in finale, l'anno scorso, c'è arrivato il Borussia Dortmund.

La cosa migliore è che però sta anticipando i tempi. La Next Gen è l'incubatore perfetto per i giovani, da Savona a Mbangula, passando per Rouhi, Yildiz, forse toccherà ad Anghelè. Poi Adzic, preso in realtà per la prima squadra e che si trova davanti una concorrenza molto nutrita. Di fatto sta dimostrando che c'è la possibilità di passare dalla Serie C ai massimi livelli della A, avendo magari la possibilità di sbagliare e a contatto con grandi calciatori che ne favoriscono la crescita.

Forse non servono più 25 calciatori, tutti titolari. Forse ne bastano 16-17 di alto livello e poi una generazione di ottimi giocatori che in un anno possono diventare dei punti saldi. Come Yildiz, appunto. Oppure come potevano essere Huijsen e Soulé, venduti sull'altare del bilancio. Qualcuno verrà ceduto anche nella prossima estate. Ma le cifre saranno differenti.