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Tanto per cambiare, non cambia niente. Da "JUVE NON COSI'" a calcio di rigore per un tocco.

di Claudio Zuliani

Molti di voi non se li ricordano i titoli che facevano sulla JUVENTUS pre-farsopoli. Bastava un episodio qualsaisi per sentenziare. Ma anche subito dopo farsopoli le testate paesane nazionali non furono da meno. Ecco allora i "Juve non così" oppure il classico " campionato falsato" fino al " Juve prima , ma cher scandalo". Ma cosa era successo per mettere in prima pagina a 9 colonne frasi così sentenzianti? Nulla di diverso di quello che accade oggi.

Bastava un rigore discusso per un tocco dentro l'area di rigore. Come successo domenica a San Siro. Come mai oggi non si leggono gli stessi titoli e non assistiamo a sentenze pesanti dal punto di vista mediatico? Semplice. I protagonisti sono cambiati e difendono il loro orticello negando l'evidenza e con i media in piena accondiscendenza.

Rigorino concesso alla squadra di Simone Inzaghi sul campo. Rivolta dell'allenatore avversario 8Conte)nel post partita. Ammissione da parte del rappresentatnet dell'AIA in serata durante la trasmissione Open Var " rigore sotto la soglia". Presa di posizione il lunedì da parte del capo degli arbitri Rocchi " non basta quel tocco per dare rigore", questi rigori non li vogliamo. Ma quando tutto sembra perduto, ecco il colpo di genio. 

Marotta prende posizione ed evidenzai il tocco da parte del giocatore del Napoli: per lui è rigore. Basta questo per scatenare i meia amici e anche quelli che non lo dovrebbero essere. In effetti un tocco c'è e quindi ha ragione lui. Mica come Conceicao che toccato sulla schiena in piena corsa si butta e sviene . Dumfries sta correndo e gli spostano il piede. RIGORE!

Forse la prossima volta sarebbe il caso che qualche dirigente della JUVE si fascese sentire nel circo infinito delle interviste. Giusto per puntualizzare e chiedere quello chhe è nostro o che pensiamo che ci spetti, visto che così fan tutti e ottengono risultati.


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