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LA LANTERNA VERDE - Vincere è l’unica cosa che conta… prima dei conti

di Fabrizio Ponciroli

Per chi ama la Juventus da diversi anni, non c’è altro obiettivo: vincere. Il DNA bianconero non ammette piazzamenti. Ciò che davvero conta è solo la vittoria. Partecipare e fare bella figura è per tutti gli altri, non per coloro che hanno un cuore bianconero. Le sconfitte sono indigeste, difficili da smaltire, quasi come un piattone di cassoeula alla sera… Dopo la deplorevole sconfitta con l’Udinese (ero all’Allianz Stadium), molti tifosi erano talmente arrabbiati da avere il volto trasfigurato. No, la Juventus non può perdere… mai! Tuttavia, sarebbe disonesto non rendersi conto di come la Vecchia Signora sia stata costretta a cambiare pelle nell’ultimo periodo. Non è la Juventus che conosciamo. I problemi extracampo hanno generato una “nuova Juventus”, obbligata a mettere come priorità altro rispetto ai risultati in campo. I conti societari sono il primo pensiero, quello da anteporre a tutto. Giuntoli, uomo di enorme intelligenza, lo sa perfettamente e l’ha spiegato decine di volte: bisogna tornare in Champions League per tornare ad avere un flusso contabile importante in cassa. Non bisogna sorprendersi, è il nuovo mantra di ogni top club italiano. Partecipare alla Champions League è diventato lo Scudetto di chi deve far quadrare i conti. Certo, è triste per chi era abituato a ben altri obiettivi ma non c’è via di scampo. La sostenibilità è diventata essenziale anche nel calcio, ovvero il sistema meno sostenibile che ci sia (almeno per quanto concerne l’Italia). La Juventus, purtroppo, non è la classica eccezione.
Allegri sta facendo ciò che gli è stato chiesto: tornare in Champions League. Per questo ripete continuamente, quasi fosse un automa, quanto sia importante mantenere un distacco importante dalla quinta in classifica. Lo fa perché è ciò che vuole la società. La corsa Scudetto, finché è durata, è stata un divertente extra ma, sicuramente, non la priorità assoluta. Incredibile? No, in linea con le linee guida societarie di inizio stagione.
Che si può fare? Nulla, continua ad amarla come sempre, forse ancor di più. Chi manifesta il proprio disappunto con frasi del tipo “Basta, non la seguirò più” o, peggio, vede in Allegri il “male della Juventus” non è onesto con sé stesso. In questo momento, la priorità è tonare a giocare con i grandi, nel ricco orticello della Champions League. Una volta rimessi a posto i conti, allora il vecchio cuore bianconero, quello che vive per grandi e leggendari trionfi, potrebbe anche tornare a battere, magari anche con più vigore. Bisogna solo capire, nel frattempo, come riuscire a pazientare, un altro requisito che i veri tifosi bianconeri non hanno mai avuto. Chi gioca per vincere, fatica ad accontentarsi ma, se la fede è autentica, allora si può almeno tentare, no? Detto questo, fa male, tremendamente male…  


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