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LA LANTERNA VERDE - Hanno vinto tutti, ha stravinto Max

di Fabrizio Ponciroli

Ora sono 15… Un bel numero. Alla vigilia, c’era poco ottimismo tra i tifosi bianconeri. Troppo bella quest’Atalanta per sperare di batterla. Anzi, c’era chi, negativo per natura, attendeva una goleada nerazzurra. Invece, a gioire è stata la Vecchia Signora, al termine di una gara scorbutica e complicata (anche per alcune decisioni arbitrali non proprio comprensibili). Il gol vittoria l’ha firmato Vlahovic, al gol più pesante della sua ancor giovane carriera: “Sto già pensando a come vincere ancora”, le sue parole nel post partita. Che dire, uno che non si accontenta mai e che pare aver capito cosa significa essere l’attaccante della squadra più vincente in Italia. Tuttavia, il vero eroe di questa (inattesa) vittoria è Allegri. Al termine di un triennio molto complicato, è arrivato un trofeo che pesa enormemente. Criticato oltre ogni logica, additato come “allenatore bollito e incapace”, deriso per il suo “corto muso” e, spesso, indicato come il male oscuro della Juventus, Max è riuscito ad incartare la bellissima Dea e a regalare alla società bianconera un titolo dopo tre anni di astinenza. Vederlo, a fine partita, seduto a guardare giocatori e tifosi festeggiare è un bell’affresco per i posteri. Si dirà di tutto su questi tre anni sulla panchina bianconera di Allegri ma non si potrà affermare che abbia fallito. Ha affrontato ostacoli enormi (soprattutto extra capo), ha gestito una rosa non eccelsa, ha accettato giocatori mediocri ma, soprattutto, all’ultima occasione utile, ha vinto! E, per chi è veramente di fede bianconera, l’unica cosa che conta è vincere. Bene, Allegri ha vinto… Il resto sono solo chiacchiere. Una curiosità: Allegri è ora il recordman di Coppa Italia vinte. Nella sua personale bacheca, ora sono cinque, tante quante ne ha vinte il Milan in tutta la sua storia.
Cosa accadrà ora? Esattamente quello che dovrà accadere… Il ciclo ci Allegri alla Juventus sembra ormai concluso e, onestamente, è giusto così. Serve un nuovo condottiero, un nuovo progetto e, magari, nuovi giocatori di miglior qualità. Chi arriverà dopo Allegri, avrà una grande responsabilità. Dovrà far giocar bene la squadra, dovrà far crescere ulteriormente i giovani, dovrà esaltare Vlahovic e, soprattutto, dovrà vincere, come ha fatto Allegri…
Personalmente, non dimenticherò mai quello che ha fatto Allegri per la Juventus. Non mi sono divertito molto a veder giocare la sua Juventus ma ritengo che sia stato l’uomo giusto al momento giusto. In questi anni complicati, serviva uno come lui, capace sia di sorriderebeffardamente che di lanciare la giacca per evidenziare la sua rabbia. In questi ultimi tre anni, non c’è stato bianconero più vero di Allegri. Chi verrà dopo di lui dovrà dimostrare di essere altrettanto bianconero…


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