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LA LANTERNA VERDE - Ci sono imprese che nessun tifoso dimenticherà mai…

di Fabrizio Ponciroli

2 ottobre 2024, una data da ricordare. Alla Red Bull Arena, la Juventus vince una partita pazzesca. Lo fa dopo aver perso due titolarissimi dopo una manciata di minuti (Bremer e Nico Gonzalez), giocando in dieci minuti dal 15’ della ripresa e di fronte ad un Lipsia indemoniato, trascinato da oltre 40.000 tifosi. Ci sono partite che nascono storte e finiscono peggio… In questo caso, il finale è stato dolcissimo, grazie alle prodezze di Vlahovic e Conceiçao. Un successo che potrebbe cambiare il destino della squadra di Thiago Motta. Appunto, Thiago Motta… Onore e merito al tecnico bianconero che, quando la sfiga sembrava accanirsi contro la sua creatura, ha sbraitato, obbligando i suoi giocatori a giocare in avanti, sempre e comunque. Per chi segue, da tanto tempo, la Juventus, ha fatto un certo effetto vedere i bianconeri, in inferiorità numerica, continuare a pressare e a provare a tenere la palla nella metà campo del Lipsia. Solitamente si fanno le barricate quando si è in sofferenza… Non la squadra di Thiago Motta, allenatore che non sembra aver paura di osare, anche quando sarebbe più logico predicare calma… Mentalità vincente? Sicuramente, mentalità da squadra che ha coraggio e non ha paura di rischiare. 
Giusto parlare anche dei singoli, in particolare di tre, monumentali, gladiatori: Vlahovic, Conceiçao e Kalulu. Il primo ha disputato, alla Red Bull Arena, la sua miglior partite di sempre in bianconero. Due gol capolavoro (soprattutto il secondo, una prodezza dalla distanza di enorme qualità) e, soprattutto, una prestazione mentalmente solida. Mai sopra le righe ma sempre concentrato sul pallone. Dopo la doppietta con il Genoa, c’era chi lo criticava ancora: “Non segna mai quando conta”. Ora sarà difficile criticarlo…
E che dire di Conceiçao? Entrato in campo per l’infortunio di Nico Gonzalez, l’ex Porto ha inventato una magia divina: dribbling secco e palla in buca. Fe-no-me-no. Quando il portoghese ha il pallone tra i piedi, tutto può accadere. Ora lo sappiamo…
Doverosa citazione anche per Kalulu. Perso il “gemello” Bremer, l’ex Milan si è dannato l’anima per non far cadere il fortino bianconero nel concitato finale. Almeno due gol salvati e tanti ma tanti salvataggi da campione vero. Che combattente…
2 ottobre 2024, una data da ricordare. Con questo spirito, sognare in grande non è follia. Le parole di Vlahovic, nel post match, sono decisamente significative: “Sono contentissimo per la squadra. Abbiamo dimostrato che stiamo diventando una squadra. Non abbiamo smesso di pressare neanche in 10, credo che abbiamo vinto meritatamente. Queste vittorie ci servono”. Dusan, hai ragione: queste vittorie servono!!!


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