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LA LANTERNA VERDE - 80 milioni di buoni motivi per salutare Vlahovic…

di Fabrizio Ponciroli

Siamo vicini all’inizio (ufficiale) del calciomercato estivo ma, come è normale che sia, sono questi i giorni in cui le trattative entrano nel vivo. Tra i nomi più chiacchierati dell’estate ormai alle porte c’è sicuramente quello di Dusan Vlahovic. Da più parti si racconta di una sua possibile cessione. Causa mancati introiti derivati dalla Champions League (a cui la Juventus non parteciperà per le note vicende extracampo) e un rendimento scostante in campo (14 gol complessivi nell’ultima, travagliata, stagione), il serbo è nella lista (piuttosto lunga) dei cedibili. E’ la mossa giusta da fare? La domanda ha due possibili risposte ed entrambe sono legate all’eventuale incasso. Se, davvero, c’è qualche ricco club disposto a mettere sul piatto 80 milioni di euro, la cessione di Dusan Vlahovic avrebbe decisamente senso. Parliamo di un classe 2000 con potenziale importante e, onestamente, di pari età con le sue capacità non ce ne sono moltissimi in circolazione. Dusan Vlahovic è un buon investimento a prescindere, soprattutto per una società che non ha problemi economici. Potrebbe anche starci una cessione in cambio di cash più contropartita tecnica di valore. Uno come Christian Pulisic, accompagnato dalla giusta quantità di milioni, potrebbe essere un affare per i bianconeri.
Il discorso, invece, cambia completamente se si vuole cedere Dusan Vlahovic “a tutti i costi”. Permettere a qualsiasi club di portarselo via con una cifra inferiore a quota 80 milioni sarebbe un autogol e la certificazione di averne sbagliato la valutazione iniziale. Piuttosto, meglio tenerlo un altro anno, nella speranza che, senza condizionamenti esterni, possa davvero fare il salto di qualità che tutti si attendevano già nella stagione appena andata in archivio.
Al ragazzo, onestamente, non manca nulla per diventare un signor attaccante: ha il fisico, buone qualità tecniche, un onesto fiuto del gol e la voglia di emergere. Purtroppo, ha anche dei difetti evidenti: si innervosisce tanto, perde fiducia se non segna e, tecnicamente, può risultare irritante. Inoltre, con le scelte tattiche di Allegri, non ha tante occasioni per far gol, quindi, dovrebbe essere dotato di tanto cinismo, qualità che, al momento, gli difetta.
Si fanno già i nomi di attaccanti che potrebbero prendere il suo posto. Da Rasmus Hojlund che pare una scommessa alla Dusan Vlahovic ad Alvaro Morata, una buona minestra ma già assaporata non una ma due volte, passando per Beto dell’Udinese (fisicamente forte, da capire se pronto per una big) e Marcus Thuram, accostato anche a Milan e PSG. Insomma, anche con 80 milioni in tasca, non sarebbe comunque facile trovare uno o due centravanti di valore…


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