LA JUVE IN GOL - CLAUDIO ZULIANI - IL MINISTRO ABODI CHIEDE RISPETTO PER CHI?
In visita a Firenze per constatare lo sviluppo dei lavori al Viola Park (contestualizziamo) il ministro dello sport Abodi è uscito nuovamente sulla situazione plusvalenze sottolineando come “ci voglia rispetto per chi paga tutto e magari non compra un giocatore e vede i suoi obiettivi di campionato pregiudicati per una scelta sana”. A chi sarebbe rivolto questo messaggio? La Juve rispetta e chiede rispetto come più volte sottolineato. Sono gli altri che non ci rispettano mai. Stiamo ancora aspettando i complimenti ufficiali delle altre squadre (che vivono grazie ai soldi veri immessi nel mercato dalla Juve) per le vittorie dei nostri scudetti. Unica a farli, se la memoria non inganna, il Pescara. Chi sarebbe la squadra chiamata in causa dal ministro dello sport che fa scelte sane? La Fiorentina di Rocco che vive e fa mercato grazie ai 140 milioni versati dai bianconeri per le cessioni di Chiesa e Vlahovic. Oppure il Napoli onesto di ADL che sotto di 53 nel bilancio compra il capocannoniere del torneo grazie ad una plusvalenza molto fittizia fatta con il Lille e che negli anni precedenti ha fatto mercato con i 90 dobloni cash pagati dalla Juve per Higuain. Magari si riferiva alla Roma americana, uscita velocemente dalla borsa con bilanci sotto di centinaia di milioni e plusvalenza fatta con la stessa Juventus. Probabilmente parlava della Lazio del lungimirante Lotito che, in tempi non sospetti, fu l’unico ad usufruire pesantemente del decreto salvacalcio e si fece spalmare i debiti col fisco in oltre 20 anni ( Chapeau). O voleva pubblicizzare il post mecenatismo ( fatto di oltre 25 anni di plusvalenze tra giovani inesistenti sul campo e bilanci in rosso perenne) delle squadre milanesi con Cinesi prestanome, thailandesi traghettatori per evitare fallimenti e nuovi proprietari che ancora non hanno spiegato come e se hanno pagato gli stipendi durante il covid ai calciatori e che nelle loro fila hanno il cosiddetto “ mago delle plusvalenze”. No dai, credo si riferisse al modello Atalanta. Quello del presidente che in un’intercettazione dice "Io quella lettera lì non potrò mai tirarla fuori, perché dovessimo andare in giudizio viene fuori che ho fatto falso in bilancio". Non sarebbe meglio riformare il sistema seriamente senza prendere il solito capro espiatorio e mostrare pari rispetto per tutti?