L'ULTIMA IMBOSCATA - Saluti e ringraziamenti prima del congedo. Paragoni con Allegri assurdi, Motta non ha goduto dello stesso vantaggio. "Sembra Prosinecki", ecco il futuro leader Juve. Giuntoli ha fatto bingo?
Alla ricerca della terza vittoria consecutiva (tra Coppa Italia e Campionato ) la Juventus si sta disponendo ad ospitare la Fiorentina con la speranza che Vlahovic faccia il Vialli e Yildiz o Nico vestano i panni di Del Piero facendo rivivere ai tifosi antiche emozioni. Nico e Vlahovic sono due ex e un loro gol è dato per possibile. Ma anche nella Fiorentina ci sono due ex: Kean che a Firenze è letteralmente risorto. E quel Mandragora, discontinuo, talentuoso centrocampista con “colpi“ da fuoriclasse che la Juve acquistò salvo misteriosamente non farlo mai giocare anche dopo che dall'infortunio al piede era guarito. Sono loro gli uomini sotto ai riflettori. Assieme a, (finora) indecifrabile Douglas Luiz e a quel Koopmeiners che in tanti hanno messo sulla graticola. “Sa far tutto“ ha detto Motta. L'auspicio è che la strofa del celebre brano dei Ricchi e Poveri (“o forse niente“) non venga mai completata. Koopmeiners per reputazione, qualità e costo “deve“ fare la differenza .
Siamo alla fine dell' anno. La Juve in classifica si sta barcamenando. Ha scialato troppo: tante partite che avrebbe dovuto vincere e che viceversa ha pareggiato. Ma va detto che la squadra è in costruzione. Che Motta ha ricominciato da zero: i paragoni con Allegri sono assurdi. E non solo perché Allegri vanta nel suo pedigree sei scudetti (uno con il Milan), svariate coppe Nazionali e due finali di Champion's. con Madama. Ma perché Allegri si trovò ad allenare una Juventus che Conte aveva plasmato e rifinito: con Buffon, Barzagli, Chiellini, Bonucci, Pirlo e tanti altri giocatori entrati nella leggenda bianconera. Vantaggio del quale Motta non ha potuto godere. La Juventus è alla ricerca di un leader: un Tevez. Visto che i Tevez, oggi la Juventus non se li potrebbe permettere, se li dovrà costruire in casa. E immagino che il pensiero vada subito a Yildiz, ragionevolmente. Ma vi stupirò: il leader potrebbe chiamarsi Adzic. Lo slavo visto finora per pochi minuti e oggettivamente non giudicabile. Ma mi sono informato da un vecchio amico che conosce i talenti dell'Est europeo. Mi ha detto: “Assomiglia a Robert Prosinecki“. Fosse anche solo la metà di quel giocatore croato, Giuntoli avrebbe fatto “bingo“. Il mercato di gennaio animerà anche la Juventus: un difensore, forse due, forse un attaccante. Ma senza squilli visto che la moneta in cassaforte, latita . Ma soprattutto, la Juventus, dovrà migliorare sul piano del gioco. Finora, in stagione, ha perso una sola gara: in Champion's e all'ultimo minuto. Non basta, ma la Juve non è stata costruita per vincere subito. L'obiettivo primario è il quarto posto in campionato che assegna la Champion's. Se poi dall'albero cadrà qualche frutto …
Non mi dilungo. Tranne che per comunicare che questa sarà l'ultima “Imboscata“. Dal primo di gennaio cessa la mia collaborazione con la testata. Decisione presa di comune accordo con l'editore. Ringrazio Andrea Pasquinucci per l'opportunità offertami. Francesco Cherchi, che non mi ha mai fatto mancare i suoi consigli. Claudio Zuliani con il quale ho piacevolmente dialogato in “Rassegna stramba“ il lunedì. Il 30 dicembre sarò in onda: per l'ultima volta. Ringrazio Antonio Paolino per il cordiale rapporto instaurato ogni martedì nel “Detto tra noi“. Ringrazio Vincenzo Marangio per la breve avventura di “Tackle“. Ringrazio Marco Piccari: le interviste a TmwRadio, prodotte per “Caffè bollente“, sono state tra le cose migliori della mia carriera. Ringrazio i tecnici che mi hanno assistito E Ive (regia Rbn): un amico. Ci sono colleghe e colleghi (Lapo De Carlo in ispecie, con il quale ho condiviso, sempre su Tmw Radio, la rubrica “La banda del book“) che non dimenticherò. Ma soprattutto, cari ascoltatori e cari lettori, ringrazio voi. Da voi, presenti ogni settimana a decine di migliaia, la conferma di avervi interessato . E' un addio? Preferisco pensarlo come un congedo. Come direbbe James Bond “Mai, dire mai“. In ogni caso: auguri alla Juventus di tornare presto là, dove le compete . A tutti, quello di un felice anno nuovo.