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L'IMBOSCATA - Perchè la Juve gioca? E' tutto già deciso. Ombre sull'Inter e sulla sua seconda stella. Bianconeri affossati dagli arbitri: cosa c'è dietro gli errori a senso unico. Il mistero Danilo e il caso brasiliani. Motta senza leader

di Andrea Bosco

di Andrea Bosco 

La domanda è semplice: perché la Juventus gioca? Con la Lazio è tutto "già" deciso. La Juventus ha mezza squadra infortunata. La Lazio arriva da una striscia positiva, l'ex Baroni è il nuovo guru della stampa specializzata, mentre Thiago Motta è già stato archiviato. Il risultato è "già" scritto. Juve sconfitta, Lazio sul podio. Domanda successiva: perché la Juventus partecipa al campionato? Le Sibille di lungo corso lo hanno da tempo assegnato all'Inter (in alternativa al Napoli che non ha le coppe, ha Conte e ha Lukaku). Squadra "maravigliosa" l'Inter, completa, che gioca un calcio impeccabile, con un allenatore strepitoso e una dirigenza fantasmagorica. Il campionato? Non solo: per i "cumani" questa Inter può vincere la Champion's. Può vincere la SuperCoppa, la Coppa Italia, il Mondiale per Club. E se solo le va anche la Coppa del Nonno. Mai vista una simile piaggeria. Le lingue guizzano, al pari delle celebrazioni per la seconda stella. Che con un poco di pudore (uno dei quegli scudetti, notoriamente è di stantio cartone) non avrebbe dovuto essere celebrata. E traccio un tratto di oblio sul "primo" di quella storia: quello vinto spianando i bambini undicenni della Pro Vercelli. Perché oltre alla vulgata dei cicisbei di regime c'è anche la storia. E quella (anche se ripetutamente hanno provato a farlo) non può essere manipolata: È lì: storica.

I debiti? Menzogne degli juventini. La vicenda ultras? Cose da nulla, semplici "contatti" con i tifosi del bar accanto allo stadio. Lo ha scritto anche la "Gazzetta dello Sport" (mica quella di Pescaseroli) che al massimo l'Inter arrischia una multa: tra i 20.000 e i 50.000 euro. Ma Andrea Agnelli fu inibito per un anno. E la Juve fu penalizzata con 600.000 euro di multa per la vicenda n'drangheta nella sue curve. I "gobbi" sono colpevoli a prescindere: è la Rubentus. E poi se lo dice la "rosea" inutile cavillare: così sarà. Del resto quando la "rosea" sentenzia, mai (MAI) si sbaglia. Riavvolgere il film di Calciopoli. Ma le info passate a Zanetti? Sta a guardà er capello. E poi Javier ha negato tutto. E Javier è persona perbene: come lo era Facchetti. Ma tutti i magistrati del tribunale di Milano sono interisti. E che si vuole? Negare la possibilità ad magistrato di tifare per la squadra del cuore? Calabrò, per dire, è juventino. Sì però Calabrò non ha mai indagato sulla Juventus. E a suo tempo fu la Juventus che denunciò i malavitosi in curva costituendosi come parte lesa. Stavolta è stata la procura ad aprire autonomamente una indagine: né Inter, né Milan avevano denunciato. Perché non c'erano state pressioni: chiedere qualche biglietto omaggio è la prassi. Ma fare affari illeciti in curva e fuori dalla stadio è illegale, fare pestaggi anche, espellere gli spettatori paganti per omaggiare un capo ultras è oltraggioso, uccidere un sodale ultras per questioni di soldi è omicidio. E chi lo dice? Va dimostrato. Anche Marotta, per responsabilità oggettiva, assieme al club, potrebbe essere coinvolto. Marotta profuma di bucato. È ai vertici del calcio italiano. Gravina non muove foglia prima di essersi consultato con Marotta. È per questo che sovente l'Inter, anche a livello arbitrale sembra godere di trattamenti di favore? Ma per favore: Rocchi è un "puro". Più puro della celebre acqua. Quella che non è liscia e neppure gassata? Non sia insolente: pura acqua di fonte. Sarà: però alla Juventus mancano un paio di rigori, una punizione in area davanti alla porta avversaria, una mancata espulsione per testata (a gioco fermo) di un avversario. La Var è imperfetta, i varisti sono "uomini": solo voi juventini vi lamentate in continuazione. La tecnologia è stata una manna, smascherando soprattutto le "vostre" ruberie. E, comunque: indietro non si torna.

Che nessuno si azzardi a pensare che il fervorino sia il frutto di uno scambio "rubato" al bar tra due tifosi di opposte fazioni. È quello che circola "stabilmente" in Federazione e all'Aia. In un mondo normale, non in quello "al contrario" nel quale si muove il calcio italiano, il referto di Marinelli sarebbe stato stracciato, Conceicao sarebbe stato graziato, la squalifica annullata. E Marinelli sarebbe stato preso a calci nel fondoschiena, mandato ad arbitrare tra i Dilettanti da qui all'eternità. I giornali (persino quelli di regime) avrebbero preteso la testa di Rocchi e le pubbliche scuse di Gravina. In un mondo normale. In quello del calcio italiano, allegramente avviato verso il baratro, con tante partite, tanti infortuni, pochi quattrini, sempre minor interesse tra i giovani (tennis, volley, automobilismo, motociclismo, persino vela: dice qualche cosa?), non lo dico io, lo ha ribadito anche recentemente Claudio Lotito, invece il comportamento, indecente e protervo di Marinelli viene considerato da Rocchi "eccessivo". Dategli un premio a Marinelli: per eccesso di zelo. Fatto ai danni della Juventus è una medaglia al merito. Marinelli, appena dietro a Massa: i migliori.

Ora la Juventus dovrà dimostrare di che pasta è fatta: È in emergenza. Penalizzata dagli arbitri e dal calendario, ma è pur sempre la Juventus. Dove ogni giorno si dibatte del futuro di Pogba, e dove viceversa si dovrebbe dibattere sul sostituto di Bremer e di un vice Vlahovic in grado quanto meno di calcare il campo, visto che Milik è ormai stabilmente in infermeria. E magari fare chiarezza sul futuro di Arthur e su quello di Danilo. Come il difensore (che con Allegri era un punto fermo), sia diventato improvvisamente un peso morto è un mistero. Certo che questi brasiliani sono davvero singolari. Ce n'è un terzo in rosa (oltre a Danilo e al Pizzardone) alla Juventus: Douglas Luiz. Che contro la Lazio "potrebbe" (condizionale) giocare. È costato molto (non i 52 milioni che a TeleInter invariabilmente declinano), ma considerate le cessioni, una trentina abbondanti li è costati. Per ora: flop spaziale. Perché? Dovrebbe spiegarlo Thiago Motta. Che viceversa è più ermetico del criptex, giochino "perverso" del "Codice da Vinci". Giocherà, forse giocherà. Io personalmente sarei curioso di vedere all'opera Adzic, il talento mai entrato, finora, in campo e penalizzato da un serie di infortuni. Senza Koop, senza Nico, senza Bremer, senza Milik, senza Conceicao. Questo, si spera, sia il tempo di Yildiz, di Thuram, di Kalulu, di Gatti: come diceva il compianto Gianlucaccio "quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare".

La Juventus deve "risalire" quanto ad immagine. Lo stop delle women contro il Bayern è risultato fisiologico. Non più forti, le bavaresi, ma certamente più smagate. La Next di Montero, sbattuta nel girone del sud, su campi di gioco ignobili, trasferte lunghissime e vergognose, a giocarsela con trentenni di lungo corso (e solo per far cassa, perché una Atalanta o un Milan Next non se le fila nessuno) sta in fondo alla classifica a rischio retrocessione, per la felicità di chi le seconde squadre le vorrebbe abolire e di quei tifosi che disertano le trasferte della squadra del cuore per protesta per l'indebita presenza dell' "intrusa" bianconera. Come a dire, oltre al danno, anche le beffe. La Primavera viaggia tra alti e bassi. E la formazione di Thiago Motta (pur con sulle spalle il macigno di una classe arbitrale indegna) finora si è dimostrata più squadra europea che da campionato italiano.

Ultima considerazione: alla Juve di Thiago (auguri: io sono uno di quelli pazienti e so che Roma non è stata costruita in un giorno) manca un leader. Li guardi uno alla volta e nessuno ha le caratteristiche di un Buffon, di un Chiellini, di un Tevez, di un Pirlo. Non per caso ho omesso Cristiano Ronaldo: rispetto per uno che alla sua veneranda età ancora risulta protagonista nel calcio mondiale. Averlo visto con la maglia della Juventus è stato un onore e un privilegio. Mi rivolgo all'uomo. Oggi che le sue esternazioni continuano a far rumore. Al netto delle vicende finanziarie che ancora lo vedono duellare con la Juventus, basterebbe una sua parola, per far luce su quella frase inviata ad un collega trasferitosi in Spagna.

Altro? Una sola cosa: come si sta organizzando la congrega federale in vista delle elezioni del prossimo anno? O basta a lor signori aver spezzato le reni a Israele per ritenere che due "mondiali" evaporati possano essere dimenticati? Chi si porrà (si porrà?) come alternativa a Gravina? O si lascerà che ancora una volta la satrapia dei voti faccia carne di porco del buon senso lasciando il gattopardo al suo posto? Un uomo, un volto, una competenza. Uno che si ponga come riformatore e non guardi in faccia i cacicchi che brigano per far restare il calcio italiano nelle secche. Uno che faccia piazza pulita di un sistema marcio. Uno che dopo la direzione di un Marinelli faccia volare le sedie e ribalti i tavoli. Non perché è juventino. Ma perché la direzione di un Marinelli è un insulto al calcio e alla sua essenza. Arbitrino alla play station i Marinelli: ammesso (e ne dubito) glielo facciano fare.


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