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L'IMBOSCATA - Douglas da copertina e da campetto. In 3 non convincono. Ramsey, bella notizia. Bravo Caressa. Caso Napoli, sto con ADL. Inter, Conte e Marotta: brutta storia. Pogba-Juve: indiscrezione. Calciopoli, un uomo può chiudere vicenda

di Andrea Bosco

Il Televideo Rai l'ha, in modo riduttivo, definita una “serpentina“ . Ma il gol di Douglas Costa, a Mosca, sei avversari seminati (con la complicità di Higuain ) è un capolavoro che non solo ha consentito alla Juventus di vincere, di balzare in testa al suo girone, di qualificarsi agli Ottavi: quella rete arrischia di diventare il gol copertina della Champions 2019-2020. A volte ho criticato Costa, ma paradossalmente mi ha dato ragione: il suo gol è la più fantastica azione “da campetto” che mai abbia visto su un campo di calcio. Chapeau .

Juve vincente. Non bellissima, anzi preoccupante nell'abitudine a farsi pareggiare il vantaggio dopo una manciata di minuti. Sarri ha sfiorato la temerarietà presentando contemporaneamente una squadra con Danilo, Rugani e Rabiot.

Vincere non é facile. Vincere in trasferta in Europa lo è ancora meno. Brava la Juve e bravo Sarri. Ma così come i meriti, anche i difetti vanno evidenziati.

Rabiot è bellissimo stilisticamente: incede come un principe. Ma al dunque? E' un giocatore che non comprendo. Rugani è questo: un tempo da 5 (meno, meno) e uno da 6. Ha l'alibi di aver giocato poco. Ma ha anche la colpa di non essere, in tante stagioni, mai cresciuto quanto la Juve da lui si aspettava. Sarri (suo antico mentore) è la sua ultima spiaggia: non si faccia trovare sulla barriera corallina. E poi c'è Danilo: uno che come si approccia in difesa mette i brividi.

La bella notizia è Ramsey, dalla eccezionale qualità. Per ora ha 60 minuti nelle gambe. Quando ne avrà novanta la Juve si godrà una delle migliori mezz'ali del mondo.

Ronaldo (con acciacchino) rivedibile, Dybala ingiudicabile ( troppo pochi 15 minuti ), Higuain da leccarsi i baffi. Propongo un monumento a Bonucci: sta giocando alla grande, quelli che cercano sempre il “pelo“ evidentemente non hanno una forbicina molata in grado di tagliarlo. Non avesse fatto altro che quel salvataggio sulla linea di porta, sarebbe da statua solo per aver impedito a Joao Mario di segnare.

Mentre nel dopo derby ho scoperto che Doveri avrebbe - per qualcuno- usato “due pesi e due misure“, mi associo a quanto fatto da Fabio Caressa a Sky , nel suo salotto domenicale: sciopero per una volta della moviola e dei provvedimenti Var. Caressa ha spiegato che “non se ne può più di insinuazioni, sospetti, proteste, interpretazioni delle interpretazioni“. Bravo Caressa: non era facile. Sky ha i diritti sul campionato. E una tv vive di immagini. Scelta , quella di Caressa, coraggiosa .

Un altro tipo di sciopero è andato in scena a Napoli dopo la gara contro il Salisburgo: giocatori che si ribellano al proprio presidente e non vanno in ritiro, come De Laurentis aveva chiesto. La vicenda non ha precedenti. E avrà strascichi legali. Ancelotti (che si era schierato contro il ritiro ma che poi con il suo staff è stato l'unico ad andarci) tra l'incudine e il martello.

Vicenda delicata che può costituire un precedente. De Laurentiis non è esente da eccessi e da provocazioni. Ma è un manager che ha riportato il Napoli dalla serie C all' Europa della Champions. Ha fatto grande una società in una città che viveva nel ricordo di Maradona. E' un presidente che non ha debiti e che paga regolarmente (re-go-lar-men-te) profumati stipendi ai suoi dipendenti. Può avere tutti difetti del mondo. Ma quanto fatto dai suoi giocatori è indifendibile: un precedente pericoloso. Qui si tratta di ammutinamento .

Ancelotti dal canto suo (per volere della società?) si è negato ai microfoni Uefa (che provvederà ad elevare una multa: l'intervista post gara è di rigore). Il Napoli dopo uno stringato comunicato ha imposto a tutti il silenzio stampa. Vicenda sconcertante: per come è maturata e per come potrà evolversi.

Non si è ribellato Antonio Conte dopo la sconfitta di Dortmund: ha proprio sbroccato. Ha spiegato di non avere bastanti giocatori, di non aver avuto dalla società quanto aveva richiesto in estate, di essere stufo di dire le medesime cose senza vedere “dirigenti che vengano a metterci la faccia“.

Quqli? Zhang? Marotta? Ausilio? Alla Juventus Conte “sbroccò“ alla terza stagione. All'Inter lo ha fatto dopo tre mesi. Forse Icardi non aveva tutte le colpe che gli sono state addebitate. All'Inter dovrebbero mettersi d'accordo: prima Conte e poi Marotta avevano dichiarato di non considerare lo scudetto una meta realistica. Lo hanno detto loro. La Champions dell'Inter non è ancora perduta. Ma certamente ora le serviranno due vittorie per non uscire. Infine, magari rammento male: Lautaro Martinez (superlativo anche a Dortmund) lo prese Ausilio . Fosse mai lui il “dirigente“ accusato da Conte di non “metterci la faccia“?

Senza ipocrisia: se l'Inter imploderà, il vostro opinionista non si straccerà le vesti. Ma va detto che l'Inter ha preso a Conte sette nuovi giocatori, tra cui Lukaku, Barella, Sensi, Godin. Gente di qualità. E quando furono accompagnati alla cassa Icardi, Naingollan e Perisic, Conte non fece un plisset. Quei tre di “esperienza“ ne avevano. Icardi e Perisic a segno nel Psg e nel Bayern anche nell'ultimo turno di Champions. E se l'Inter a Dortmund lamentava assenze, i tedeschi avevano ai box Reus, il loro miglior giocatore.

Come finirà? Non lo so. Ma anche questa sembra una brutta storia.

Dice che la Juventus sia forte su Haaland e Tonali. Registro. Ma posso rivelare che l'ipotesi Pogba si sta inspessendo. Avendo detto alla mia fonte : “Come faranno? Costa un Perù“ . Mi ha risposto con un sorriso: “Faranno“ .

Mentre Madama si appresta domenica a verificare quanto il Milan sia veramente all'ultima spiaggia, il Collegio di Garanzia dello Sport ha dichiarato inammissibile l'ultimo ricorso della Juventus adversus scudetto dell'Inter. Da una decina d'anni la Juventus non trova un giudice che abbia la volontà di riesaminare questa vicenda.

Vi dico come la penso. C'è una sola persona che potrebbe mettere fine a questa storia: Stefano Palazzi. L'ex procuratore federale che presentò a tempo scaduto (in avvenuta prescrizione) la famosa ipotesi di reato contro l'Inter.

Palazzi parli. Perché se la Juve continua ad insistere, con evidenza “sa” qualche cosa che mai è emerso. Se il Palazzo continua a “negarsi“ e a dirsi “non competente“, qualche cosa di inconfessabile (allora) è accaduto?

Palazzi parli. Solo lui può rimuovere illazioni e sospetti.


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