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Juve-Inter l’abbiamo vista tutti e ne vedremo tante altre. I playoff risolverebbero metà dei problemi: sono così bislacchi?

di Ivan Cardia

Claudio Lotito, presidente della Lazio, rischia il deferimento per una frase sibillina rilasciata a Repubblica qualche tempo fa: “Oggi io sono a un punto dalla Juventus, e solo per Juve-Inter che vabbè, l’avete vista tutti…”. Non entriamo nel merito dell’indagine della Procura Federale che interesserà il patron biancoceleste e ovviamente va ribadito che quella gara è stata regolare al 100%. Per una volta, non vi sono state nemmeno polemiche arbitrali (almeno, non che se ne ricordino come in altre occasioni) e dubbi sulla regolarità in sé della gara non ve ne sono, non ve ne possono essere. Probabilmente, non li aveva neanche Lotito nel dire quella frase che ora lo porta a doverne rispondere.

Il punto, ma qui abbozziamo un tentativo di esegesi lotitiana, non sempre facile, è che Juventus-Inter è stata una gara diversa. A porte chiuse, giocata in un clima surreale, nel silenzio dello Stadium. Bene, signori, ne vedremo 128 da qui alla fine del campionato. Perché il calcio che andrà avanti da qui a fine stagione, non per colpa di chi lo fa, diventerà un facsimile sbiadito di quello vero. È business e va avanti per questo, ma lo sport e lo spettacolo senza tifosi non sono né sport né spettacolo. Dovremo farci il callo, a quel silenzio, almeno per un po’. Questo per ribattere a chi individua miracoli mediatici nella ripresa della Bundesliga: almeno in Italia, la seconda giornata l’hanno vista quattro gatti perché il calcio con gli spalti vuoti mette tristezza, è dura ammetterlo ma è così.

Ecco perché, pur sapendo che nell’ambiente bianconero sono visti con grandissimo scetticismo, ci chiediamo se i playoff tanto cari al presidente Gravina siano davvero così bislacchi come molti ritengono. Pensateci: risolverebbero una marea di problemi organizzativi. A partire da quei contratti in scadenza al 30 giugno che sono un ostacolo sottovalutassimo eppure gigante. Le TV storcerebbero il naso, ma meno che in caso di stop organizzativo. E la Serie A potrebbe raggiungere il duplice obiettivo di completare la stagione in tempo utile e ripartire, questo sì, con un vantaggio competitivo non da poco su quei mercati che si apriranno, se tutto va bene, solo a settembre. I playoff stanno antipatici a chi è primo? Logico, ma, al netto delle motivazioni eccezionali per cui arriverebbero, non c’è stagione in cui sarebbero più comprensibili, soprattutto nel riproporre il duello Juve-Lazio in finale. La Vecchia Signora ha mille vie di arrivare alla vittoria: perché non dovrebbe sperimentare anche questa.


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