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IL SANTO DELLA DOMENICA - Una serata da leoni per provare a scalfire la corazzata dei piedi buoni e dei bilanci in crescita..

di Alessandro Santarelli

Con il cuore leggero, con la mente sgombra, ma con il desiderio di fare scacco al re. Contro la squadra più forte, contro la società che ha un bilancio specchiato ( cosi almeno leggiamo) contro chi ha l’appoggio dei media e della maggior parte degli opinionisti ( almeno cosi si definiscono) contro chi ha il dovere e l’obbligo quest’anno di vincere lo scudetto. Insomma si sono capovolti i rapporti di forza, e per una volta sarà la banda di Allegri a scendere in campo con tutto da guadagnare. Comunque andrà a finire questa sera non si deciderà niente, non si deciderà il campionato e neppure la stagione, ma in palio ci sono tre punti che pesano tantissimo per entrambe le formazioni. Si torna a respirare aria di grande sfida, e questo è già un primo traguardo importante.

Lo Stadium pieno e caldo darà una spinta enorme alla Juve, che dovrà fare del cuore, dello spirito, della rabbia e della cattiveria agonistica la sua arma migliore. Di fronte la compagine più forte del torneo, quella che segna a raffica, che ha la miglior difesa, che ha una panchina lunghissima e che…commette meno falli di tutti. Battute a parte ( mica tanto poi..) ci saranno diversi elementi da tenere sott’occhio, compresi quelli dei quali non vorremmo mai parlare ma che risaltano dai numeri: la squadra di Milano è composta da elementi virtuosi, che non commettono mai scorrettezze, appena 10 falli a partita e che non finiscono mai nel taccuino dei cattivi, appena 1,6 ammonizioni a gara. Sono anche molto bravi a procurarsi rigori, ben 6 in queste primi 12 partite senza mai subirne, solo 1 contro. Tutte grandi qualità come le 29 reti segnate, e solo i 6 subiti. Insomma una corazzata che arriverà praticamente al gran completo a Torino.

Di contro Allegri capirà solo questa mattina se poter contare su Locatelli, in caso meglio farlo giocare da subito che non a partita in corso, mentre ci sarà da sciogliere il dubbio attaccante. Chi affiancare a Chiesa? La logica direbbe Milik, più in forma e con due settimane di lavoro alle spalle alla Continassa, ma il cuore punta su Vlahovic. Il serbo si deve sbloccare, ha qualità e capacità per farlo, in più la settima panchina consecutiva suonerebbe come un forte campanello d’allarme. Non solo, Milik ha maggiori capacità nel subentrare come ha dimostrato in questo avvio di stagione. Di sicuro, chiunque verrà schierato davanti assieme a Chiesa, dal quale ci aspettiamo una grande partita in stile Nazionale, dovrà sfruttare quelle occasioni, tante o poche che saranno, evitando errori grossolani sotto porta come avvenuto nelle ultime partite.

Allegri anche nella conferenza stampa ha battuto sul tasto della compattezza del gruppo, della solidità e della voglia. Non ci sono i singoli, ma c’è la squadra .Cosi come c’è la consapevolezza di dover compiere un’impresa per superare quelli dal bilancio in crescita e dai ricavi in aumento. Provarci senza timore e senza remore. Sarà una serata da vivere con il cuore in gola, una serata da Juventus.    


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