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IL SANTO DELLA DOMENICA - TUTTI BOCCIATI, SOCIETA', GIUNTOLI, MOTTA E GIOCATORI. RIDATECI LA JUVENTUS ALMENO NELLA VOGLIA DI LOTTARE

di Alessandro Santarelli

Stavolta dietro la lavagna ci finiscono tutti, nessuno escluso. Da un società che non risponde a continui attacchi e accuse ( l’ultima, grave, quella del sig. De Luca governatore della Campania)  al direttore sportivo che al 26 gennaio non ha ancora portato a casa un difensore centrale, all’allenatore che tra campo e dichiarazioni post gara sembra non aver capito ancora che sta allenando la Juventus e non una provinciale, per finire con i calciatori, scesi in campo nel secondo tempo come 11 pulcini bagnati, spaventati, irriconoscibili, letteralmente annichiliti da chi evidentemente ha qualcosa in più soprattutto a livello motivazionale e mentale. E questo fa male, molto male, ma tra il primo e secondo tempo, un allenatore ha inciso in positivo, l’altro in negativo. E i frutti si sono visti.

A fine gennaio è inammissibile essere a 16 punti dalla capolista, e fuori dai giochi scudetto, nessuno lo pretendeva sia chiaro ma neppure ammainare bandiera cosi presto, con una Champions complicata, ma soprattutto una squadra che sembra non avere energie fisiche e mentali per stare dietro al proprio allenatore, che ultimamente va detto, non brilla certo nelle dichiarazioni. Tenere unito lo spogliatoio è la cosa più difficile, spaccarlo però rischia di far arrivare a maggio in condizioni disastrose.

Anche ieri a Napoli si sono viste scelte di difficile comprensione. Dopo un ottimo primo tempo, e un vantaggio meritato, la squadra è uscita dagli spogliatoi vittima sacrificale,  con i dettami del tecnico, palesati davanti ai microfoni, di compattarsi difendersi e provare a ripartire. Risultato? Juve letteralmente schiacciata, nessun tiro in 50 minuti, possesso palla regalato agli uomini di Conte e un’involuzione che tra primo e secondo tempo non può che spaventare e preoccupare. E poi i cambi. Perché ostinarsi con Koopmainers, anche ieri tra i peggiori in campo, perché non inserire prima Vlahovic, perché è impossibile nelle idee di Motta giocare con due attaccanti? Perché questo integralismo che sta portando la squadra a sbattere contro un pericolosissimo muro di gomma?

L’allenatore si è reso conto che il secondo tempo è stato irricevibile per una squadra che si chiama Juventus? Si è reso conto che le sue dichiarazioni post gara sono state, con tutto il rispetto, da società di media classifica? Alla Juve si gioca ogni tre giorni sempre e non ci si può nascondere dietro “ un campo difficile se a Napoli si perde dal 2019”. Qualcuno intervenga con urgenza e spieghi a Motta quello che ancora forse non ha ancora ben capito

Già, ma chi? Giuntoli? Scanavino? La proprietà? Il tifoso vuole risposte, non pretende successi immediati, ma neppure vuole affogare nella mediocrità. Mercato o non mercato, i punti interrogati sono tanti. Dalla posizione in campo di Koopmainers, alla vicenda Vlahovic, a Cambiaso che sembra un fantasma, ad alcune carezze che vengono fatte ad alcuni giocatori rispetto al bastone riservato ad altri. Per chiudere con il fatto che al netto di tutte le difficoltà che capiamo, ma arrivare al 26 gennaio ancora con soli due difensori centrali non è un bel segnale anzi. Motta dice di essere dispiaciuto e non preoccupato, noi invece siamo preoccupati, molto, e molto dispiaciuti. La Juve e i suoi tifosi meritano di più. E chi non è da Juve faccia un passo indietro, se non ora almeno a maggio.


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