IL SANTO DELLA DOMENICA - Lettera aperta a due juventini cosi diversi tra loro Massimiliano e Cristiano. Basta con le vendette personali, si pensi ora solo alla Juventus
Non doveva finire cosi. E lo sai anche te Max, era giusto salutarci a fine stagione, ma con tutti gli onori del caso per un allenatore che per cinque anni ci ha fatto vincere e divertite, ma che negli ultimi tre ha ottenuto risultati nella “ media” con picchi verso il basso, vedi Champions dello scorso anno e girone di ritorno attuale, e qualche impennata come la Coppa Italia vinta con pieno merito e grande gioia. Lo sai anche te, caro Max, che nel post partita hai sbagliato, e hai sbagliato di grosso, e come si dice noi livornesi “ ci si è chiusa la vena e..un c’ho capito più nulla” ma quando si indossa la divisa della Juve quegli atteggiamenti non sono tollerabili. Dovevi fermati alla difesa, strenua, bella, di cuore, anche se leggermente sopra le righe, che hai mostrato durante la partita di fronte agli ennesimi torti arbitrali, a quel meraviglioso “ Rocchi dove sei “ che tutti noi juventini abbiamo urlato e gridato più di una volta. In quel momento hai riconquistato tutti, o meglio la stragrande maggioranza, dei tifosi, anche quelli che fino al giorno prima, non vedevano l’ora di voltare pagina. Perché Max, e questo lo sappiamo, tu sei e sarai sempre juventino, e i soprusi che abbiamo subito in questi ultimi due anni, li hai sentiti sulla pelle, addosso, ci hai sofferto e hai tenuto a galla, un anno fa, una barca che non aveva più guida. E questo passerà negli annali come i trofei che hai portato all’interno del Museo.
Poi, sempre il nostro maledetto carattere livornese, ti ha portato anche ad allontanare Giuntoli nel momento della festa. Gesto di pancia, ma anche questo poco consono ad un allenatore di una grande società, però qui capiamo che a volte l’uomo sopraffà il professionista, capiamo che in fondo siamo tutti essere umani fatti di “ ciccia” e non sempre la testa può tenere a bada il cuore. E forse, ma questa caro Max è una mia “ maliziosa” interpretazione, non tutto è stato casuale. Dai diciamoci la verità, in caso di vittoria qualcosa avevi immaginato, anche perché andare Lunedi a Bologna e trovare di fronte quello che sarà quasi certamente il prossimo allenatore della Juve, beh non ti sarebbe andato giù e allora…meglio finire con un quarantotto..
Adesso caro Cristiano la palla passa a te. Oggi di fatto inizia la nuova era della Juventus. Con te, Cristiano, siamo in buone mani, mi fido totalmente delle scelte che farai per quanto riguarda il nuovo allenatore, e aspetto con grande curiosità e ottimismo la campagna acquisti. Nasce la Juve targata Giuntili, con i tuoi uomini, le tue idee e con la voglia, da juventino vero, di riportare i nostri colori dove meritano. Se mi posso permettere, solo un piccolo appunto, forse, sarebbe stato il caso di comunicare ad Allegri quella che sarebbe stata la scelta per la prossima stagione, ma capisco anche che il calcio ha regole tutte sue, spesso in contrasto con il resto del mondo.
Si volta pagina, e ora come non mai dobbiamo tornare ad essere tutti uniti, tutti compatti di fronte alla maglia più bella del mondo. Orgogliosi di aver alzato un altro trofeo, da dedicare tutto ai tifosi per l’amore e la passione che anche mercoledi a Roma hanno dimostrato.
La nuova stagione nasce con alcuni punti da mettere ancora a posto, vedi l’assenza, grave ad oggi, dello sponsor, e alcuni equilibri che si devono sistemare. Basta però con le “ vendette “ personali o presunte tali. Queste non fanno il bene della Juventus, perché come disse Giuntoli il giorno della presentazione l’io deve lasciare spazio al noi. Ecco, parole che almeno fino ad ora sembrano rimaste tali, senza effetti concreti.
Massimiliano e Cristiano, il passato e la storia da una parte, il futuro e la speranza dall’altra. Grazie di cuore Max, buon lavoro Cristiano.