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IL SANTO DELLA DOMENICA - ENTUSIASMO E VOGLIA, MA CON I PIEDI PER TERRA. IL CALENDARIO DICE CHE..

di Alessandro Santarelli

Mentre il palazzo della federazione brucia ancora, senza ovviamente nessun responsabile, con il signor Gravina  saldo più che mai  sulla sua comoda poltrona, e l’ottimo Spalletti in cerca di nuovi alibi per giustificare il fallimento, prosegue, ed è la cosa che maggiormente ci interessa, l’assemblaggio della nuova Juventus, pronta, naturalmente a ranghi ridottissimi, a inaugurare la nuova stagione. Lunedi sarà il giorno di Motta alla Continassa, una sorta di preludio a quello che diventerà il suo nuovo posto di lavoro. Thiago sa che ci sarà molto da lavorare e che le aspettative, alla luce di un mercato ancora in fase embrionale ma già molto interessante con gli innesti di Di Gregorio, Douglas Luiz e Thuram, crescono di giorno in giorno. Il maturo tifoso juventino, dai microfoni di Radio Bianconera, ha già fatto capire che concederà il giusto tempo all’allenatore, ma è innegabile che di fronte al progetto Giuntoli che prende vita giorno dopo giorno, le attese crescono.

C’è un rinnovato entusiasmo, che non deve però far compiere voli pindarici, e una spasmodica attesa di vedere la nuova creatura prendere forma. Il centrocampo totalmente rinnovato è un ottimo biglietto da visita, nella consapevolezza che però ci vorrà del tempo per assemblarlo. E il calendario, varato giovedi scorso, metterà la Juve già di fronte ad alcuni ostacoli importanti nelle primissime giornate, come la Roma alla terza e la combriccola di De Laurentiis e del super tifoso napoletano Conte alla quinta. Partite che dovranno trovare la Juve pronta, non ovviamente completa sotto il profilo tattico,  ma determinata e con i meccanismi già parzialmente collaudati. Lo storico di Motta racconta di partenze sempre abbastanza complicate, il Bologna un anno fa mise insieme 4 pari e due sconfitte nelle prime sei, ma stavolta la tendenza dovrà essere invertita, pur sempre nella comprensione da parte di tutti, che il tempo sarà da una parte un ottimo alleato ma dall’altro un pessimo nemico.

Che l’aria in casa juventina sia però cambiata lo raccontano anche le “ rinunce” alle prossime Olimpiadi di elementi importanti, da Thuram  a Soule passando per Huijsen . Dispiace certo per l’opportunità sfumata, ma oggi quello che conta è portare la Juve nel più breve tempo possibile ad un rodaggio di livello. Da qui anche alcune scelte, dolorose in certi casi, ma necessarie per creare il gruppo sin da subito. Giuntoli sotto questo punto di vista non guarda in faccia nessuno. Se ne stanno accorgendo tutti, compreso Chiesa, che se da un lato sfoglia ancora la margherita, dall’altro rischia di trovare la sorpresa direttamente in casa.

Sarebbe bello se l’aria cambiasse anche verso qualche “ burlone “ che continua da schermi televisivi, a infangare il nome della Juventus. Siamo alle solite. Una certa impunità fa esprimere e “ vomitare” sempre a senso unico. Ma chissà che prima o poi anche sotto questo punto qualcosa non cambi…


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